«Papà, ho un vetro in gola, mi servono soldi»... Un’altra truffa!
La telefonata è stata fatta ad un anziano, per fortuna non caduto nel tranello, ma è soltanto uno dei tanti casi successi in Canavese
«Papà, ho un vetro in gola, mi servono soldi»... Un’altra truffa!
La denuncia della truffa
«Sono stati segnalati questa mattina ad Agliè dei tentativi di truffa», è l’allarme lanciato lo scorso 18 settembre dal sindaco Marco Succio. Il copione non è difficile da immaginare: truffatori telefonano a persone anziane tentando di estorcere loro denaro. Come? Fingendosi parenti e raccontando improvvise malattie o falsi incidenti. Un episodio simile – racconta il sindaco alladiese – è successo mercoledì mattina. Un signore anziano è stato contattato al numero fisso da una persona con la voce rauca che, fingendo di essere sua figlia e di avere un pezzo di vetro in gola, ha detto di dover correre immediatamente al pronto soccorso. Ma prima di farlo ha detto di aver bisogno di soldi per fare una spesa urgente. Per fortuna – continua – il signore è stato sveglio, ha chiamato subito la figlia al cellulare e a quel punto ha avuto la certezza che si trattava di una truffa.
Un problema diffuso
La truffa non è la prima e non sarà l’ultima, come documentano i recenti episodi avvenuti nella frazione Arè di Caluso, dove un’anziana è stata truffata da un finto carabiniere e, prima ancora, a Mazzè, dove però le urla del pensionato sono riuscite ad allontanare i malviventi. «È successo anche alla mia famiglia ad agosto», oppure «è successo a Cortereggio proprio ieri», sono solo alcuni dei commenti fioccati sui social dopo il post del primo cittadino di Agliè; sintomo di un problema diffuso in buona parte del Basso Canavese e dell’Eporediese. «Appena me lo ha raccontato – continua ancora Succio – ho subito avvisato il comandante della Polizia municipale, ho divulgato la notizia sui social e avvisato i miei contatti utilizzando come esempio un episodio simile».
I trucchi dei malviventi
I trucchi del copione, infatti, sono ben collaudati; i truffatori più esperti spesso prelevano informazioni sulle vittime scelte e, per essere credibili, fanno nomi e cognomi. Motivo per cui, facendo leva sulle emozioni e gli affetti delle persone, o puntando sulla fiducia verso una divisa, spesso riescono nel colpo. Le vittime scelte sono generalmente anziane, ma non soltanto. Proprio recentemente il noto regista Davide Riondino è caduto nel tranello di una truffa telefonica che gli ha sottratto oltre 11 mila euro. Il sindaco di Agliè invita i cittadini a diffidare da questi metodi e rassicura: «Se succede non spaventatevi e chiamate immediatamente le forze dell’ordine».