Lions Canavese Centro dona 6.000 € alle consorelle della Carità di Nairobi
L’ordine religioso è stato fondato la beata Maria Verna proprio partendo da Rivarolo
Lions Canavese Centro dona 6.000 € alle consorelle della Carità di Nairobi, l’ordine religioso è stato fondato la beata Maria Verna proprio partendo da Rivarolo
Lions Canavese Centro dona 6.000 €
Lo scorso 8 ottobre il Lions Club Canavese Centro del presidente Iva Scrinzo ha tenuto il primo meeting di ottobre nella sua sede al ristorante 3K di Rivarolo. Quella è stata l’occasione per un service particolare, rivolto agli ultimi della Terra ed è stato mediato da un’eccellenza rivarolese: la congregazione delle suore di Carità dell’Immacolata concezione. Il Club ha offerto alle suore missionarie in Kenya appartenenti alla congregazione un contributo in denaro di 6.000 euro per avviare un progetto rivolto a quelle che le suore, animatrici di numerose iniziative a carattere umanitario, hanno definito di “microcredito alle donne di strada”.
Il progetto
A partire dal 1973 quando le consorelle della Carità hanno avviato le prime iniziative nel paese africano sono sorti molti centri di sostegno agli ultimi, nella capitale a Nairobi ma anche a Kadem, Macalder e Rokware, con un ventaglio di iniziative che vanno dagli orfanotrofi dove trovano asilo i piccoli orfani che vivono per strada, ai lebrosari, ai dispensari, fino alle scuole materne dove la fondatrice dell’ordine la beata Antonia Maria Verna con il suo carisma volto al sociale ha inaugurato partendo proprio da Rivarolo nei primi anni dell’Ottocento, definendo una metodologia pedagogica innovativa che nel tempo ha fatto scuola.
L’iniziativa a cui il Club Lions ha aderito è ancora una volta innovativa perché punta a offrire alle donne prive di dimora, costrette a vivere per strada con tutti i pericoli che questo comporta, una piccola somma di denaro in grado di consentire loro di intraprendere una iniziativa di lavoro nei campi tipicamente femminili del cucito, della tessitura e dell’artigianato in generale.
Microcredito
La cifra di 6.000,00 euro che in Italia basterebbe appena per due o tre iniziative in tal senso nel paese africano assume un potere di acquisto particolarmente elevato e consente alle suore che guidano l’iniziativa di aiutare molte decine di donne a procurarsi il necessario per intraprendere un lavoro dignitoso. Alla serata, oltre al sindaco Martino Zucco Chinà, sono intervenite due esponenti della congregazione: suor Irene e suor Winny in rappresentanza della madre superiora rivarolese suor Salome che è stata trattenuta da un grave impedimento. Suor Irene al termine dell’incontro conviviale, dopo aver ricevuto del contributo del Club ha presentato ai soci l’iniziativa e ha brevemente accennato alla storia della congregazione fondata dalla beata suor Antonia Maria Verna (1773-1838), nata a Rivarolo, che oggi conta oltre 500 consorelle operanti in Italia, Africa, Sud America e Medio Oriente.
Iva Scrinzo
«Sono una donna che ha il privilegio di guidare un Club di eccellenza e sono una madre che conosce le problematiche di mettere al mondo un figlio e crescerlo, per me questo service rivolto alle donne che non possiedono nulla se non il loro corpo, talora abusato, è un modo per esprime la mia solidarietà a coloro che dalla vita non hanno avuto nulla, mentre noi che viviamo in un paese opulento spesso non ci curiamo delle difficoltà quotidiane del vivere senza risorse», ha commentato il presidente Iva Scrinzo al termine della serata.