L’accordo

Un patto per ridare vita e decoro alle aree industriali abbandonate

La Giunta ha firmato una convenzione con il Consorzio Insediamenti Produttivi

Un patto per ridare vita e decoro alle aree industriali abbandonate
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Un patto per ridare vita e decoro alle aree industriali abbandonate. La Giunta ha firmato una convenzione con il Consorzio Insediamenti Produttivi.

Un patto per ridare vita e decoro alle aree industriali abbandonate

Recitato come un mantra dai vari amministratori che si susseguono alla guida di Rivarolo, ci limitiamo agli ultimi due, Alberto Rostagno (per dieci anni) e Martino Zucco Chinà (da cinque mesi), le aree industriali dismesse sono un problema da risolvere che, per ora però, nessuno ha risolto. Un inizio c’è stato, è vero, il McDonalds (al netto dei problemi di viabilità risolti a fatica) ha ridato una parvenza di civiltà a quell’asse di Corso Torino che era abbandonato a sé. Ma è ancora molto il lavoro da ipotizzare e fare per ridare ai ruderi industriali alle porte della città una nuova vita.

Vallesusa

In Corso Indipendenza lungo le mura dell'ex cotonificio Vallesusa i capannoni consumati dall'abbandono e utilizzati come bersaglio di vandali sono ormai parte del “paesaggio”; anche alle brutture ci si abitua. All’interno, il cartello "Teatro Nuovo", è sempre lì, a memoria di una struttura mai entrata veramente in funzione perché «Manca l'agibilità» tuonarono ai tempi i commissari prefettizi, sempre chiusa e ritornata nella disponibilità del privato che la costruì perché il leasing per la realizzazione venne pagato solo in minima parte. E quella contesa si chiuse con una accordo stragiudiziale a cinque zeri.

Ex Salp

Poi, se si prosegue in direzione diametralmente opposta, cioé verso la 460 incroci un altro “monumento” dello splendore che fu: l'ex Salp. Dove qualcosa potrebbe succedere. L’ex primo cittadino in una lettera aperta al gruppo che lo sostenne ricorda che “per l’area Salp la nostra Amministrazione con apposita delibera di Giunta, ha deliberato quali interventi fossero dovuti: allea verde, bike-skate park per i giovani, opere artistiche di salvaguardia della storia della Salp stessa”, linee guida di un intervento (prossimo?) a partire. Fin qui il passato che si prolunga nel presente. Ma ora il fatto nuovo.

La convenzione

La Giunta a trazione Zucco Chinà ha deciso di firmare una convenzione con il Consorzio Insediamenti Produttivi. Ente, che tra le sue prerogative ha anche quella di “promuovere azioni di riconversione e rigenerazione urbana” di cui – si legge nel documento ufficiale - “il territorio rivarolese ha indubbiamente bisogno per la presenza di aree non più produttive e in ambito urbano che costituiscono degrado urbano non solo per la loro inoperatività, ma anche per la fatiscenza conseguente all’abbandono della produzione risalente nel tempo”. Il Consorzio ha sede a Colleretto Giacosa, in via Ribes, e per la Giunta “rappresenta una qualificata opportunità per la città di Rivarolo Canavese nel contribuire alla risoluzione delle problematiche sia ambientali che insediative connesse con siti ed edifici dismessi dalla produzione. Da qui la Convenzione approvata che rappresenta un primo ambito di collaborazione tra le parti al fine di verificare possibili sinergie per lo sviluppo di progettualità e per la partecipazione a bandi di finanziamento nell’ambito delle finalità che ci si è preposti”.

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