Giornata provinciale Ringraziamento da record
Ad Agliè, domenica 19 novembre, gli agricoltori torinesi si sono ritrovati in piazza Castello per la Giornata provinciale Ringraziamento.
Giornata provinciale Ringraziamento celebrata da più di 500 agricoltori ad Agliè.
Giornata provinciale Ringraziamento in Canavese
Ad Agliè, domenica 19 novembre, gli agricoltori torinesi si sono ritrovati in piazza Castello per la Giornata provinciale Ringraziamento. Nella chiesa dedicata alla Madonna della Neve e a San Massimo il parroco alladiese don Luca Meinardi ha celebrato la Santa Messa. La funzione ha visto intervenire il vescovo di Ivrea Edoardo Cerrato. Quindi, il parroco ha impartito la benedizione agli agricoltori, alle loro famiglie. Benedizione anche per i 50 trattori schierati sul piazzale antistante la chiesa. Roberto Moncalvo, presidente nazionale Coldiretti, intervenuto ieri ad Agliè: “Si chiude un anno complicato per il settore primario. Servono strumenti nuovi per dare una mano agli imprenditori agricoli”.
Riconoscimento agli angeli della montagna
La Giornata provinciale Ringraziamento 2017 è stata organizzata da Coldiretti Torino con la collaborazione della locale sezione, guidata dal presidente Massimo Vezzetti. Si è chiusa con il pranzo sociale. Nell’occasione Coldiretti Torino ha consegnato una targa di ringraziamento al Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte. Si tratta, soprattutto, di un riconoscimento per l’impegno e la dedizione con la quale i volontari hanno difeso il territorio. In particolare le aree agricole e forestali, nei difficili momenti in occasione degli incendi delle scorse settimane che hanno colpito il Piemonte.
Le parole del sindaco
Marco Succio, primo cittadino di Agliè, ha affermato durante il riuscito evento: “Celebrare qui ad Agliè la Giornata provinciale Ringraziamento è motivo di orgoglio. I coltivatori di tutto il torinese ringraziano, infatti, per l’annata agraria. Un evento che ha soprattutto un valore simbolico rilevante in un 2017 caratterizzato da gelate primaverili tardive e dalla siccità dei mesi estivi. Nonostante questi eventi gli agricoltori trovano la forza per ringraziare per quanto di positivo c’è stato nell’annata. Una stagione che, tradizionalmente, si chiude con San Martino”.