Infermiere aggredito al Pronto soccorso di Ciriè: un paziente gli sferra un colpo all'addome
Ennesimo episodio di violenza in Pronto Soccorso nell'ASL TO4
Infermiere aggredito al Pronto soccorso di Ciriè: un paziente gli sferra un colpo all'addome. Ennesimo episodio di violenza in Pronto Soccorso nell'ASL TO4. Intervenuti i carabinieri, ma crescono le denunce per mancanza di misure di sicurezza adeguate.
Infermiere aggredito al Pronto soccorso di Ciriè
Un infermiere del pronto soccorso di Ciriè è stato aggredito da un paziente noto alle forze dell'ordine, ricevendo un calcio all'addome mentre lo accompagnava in sala visita. Il sanitario, fortunatamente, non ha riportato gravi conseguenze. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per gestire l'aggressore. Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario, un problema in crescita già più volte segnalato dai sindacati ai vertici dell'Aslt To4. Nonostante il tema sia rilevante a livello nazionale, i sindacati denunciano l'inerzia del Direttore Generale e l'assenza di interventi strutturali adeguati.
Il Nursind
Ennesimo episodio di aggressione ai danni di un dipendente dell' ASL TO4. Questa volta a pagarne le conseguenze è stato un infermiere del pronto soccorso di Ciriè, che mentre lunedì pomeriggio era di servizio in triage, durante l'accompagnamento in sala visita di un paziente noto alle forze dell'ordine, ha ricevuto un calcio in pieno addome. Da quanto ci risulta, fortunatamente il collega sta meglio, ma le conseguenze potevano essere peggiori. Ci risulta che successivamente sono intervenuti i carabinieri per portare via l'aggressore. L'ennesimo episodio di aggressione in un'azienda dove il dato continua ad aumentare sempre di più. Proprio la scorsa settimana avevamo scritto ai vertici per segnalare alcune criticità strutturali e organizzative del pronto soccorso di Ciriè, ma ancora una volta assistiamo al totale immobilismo del Direttore Generale Scarpetta. Dai tavoli promessi e mai fatti con i vari attori, a quelli iniziati e mai portati avanti. Comprendiamo come il tema dell'aggressioni sia su scala nazionale, ma alcuni interventi potevano e dovevano essere messi in atto. A titolo esemplificativo, non sono stati coperti nemmeno i nominativi dalle divise del personale. Riteniamo tutto ciò inaccettabile! Purtroppo questo Direttore Generale, è in totale antitesi alla sensibilità dimostrata dall'Assessore alla Sanità Piemontese su un tema così delicato come quello delle aggressioni
Giuseppe Summa Nursind
La risposta dell'Asl To4
Nel pomeriggio di lunedì 25 novembre, un infermiere del Pronto Soccorso di Cirié è stato aggredito con un calcio nello stomaco da una persona purtroppo da tempo nota e con comportamenti condizionati da forti disagi sociosanitari. Il collega fortunatamente sta meglio, ma è ovviamente turbato e amareggiato. L’Azienda, nello stigmatizzare l’episodio, esprime massima solidarietà e vicinanza al collega, oltre a ringraziarlo per il prezioso lavoro. Per evitare il perpetuarsi di questi episodi, l’Azienda, confortata dalle indicazioni ricevute nell’ultimo incontro del 14 novembre scorso con il Prefetto di Torino (da cui è emersofortunatamente un numero di episodi limitato rispetto ad altri territori) e a seguito del recente Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi a Ivrea, prosegue nelle sue azioni migliorative e per quanto è nelle proprie prerogative. In tal senso, oltre a specifici protocolli di collaborazione con le forze dell’ordine, che hanno aumentato il numero dei passaggi giornalieri e con cui il dialogo e la collaborazione sono costanti, sono in corso le modifiche delle etichette identificative delle divise dei dipendenti dei Pronto Soccorso. Tale azione, che sarà gradualmente operativa nel prossimo mese e che garantirà maggior privacy e tutela ai colleghi più in prima linea, si affianca al potenziamento della vigilanza e video sorveglianza.