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Al Castello di San Giorgio inaugurata la nuova sede dei Parà

Il presidente dell’associazione Pietro Borghesio ha ricordato i tanti ostacoli superati per istituire il gruppo intitolato ad Aurelio Bolattino

Al Castello di San Giorgio inaugurata la nuova sede dei Parà
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Al Castello di San Giorgio inaugurata la nuova sede dei Parà. Il presidente dell’associazione Pietro Borghesio ha ricordato i tanti ostacoli superati per istituire il gruppo intitolato ad Aurelio Bolattino.

Al Castello di San Giorgio inaugurata la nuova sede dei Parà

Domenica scorsa, 8 dicembre 2024, l’associazione Paracadutisti del Canavese, presieduta da Pietro Borghesio, ha inaugurato la sua «desiderata» sede al Castello di San Giorgio. Dopo la visita nelle sale della dimora, l’Associazione si è ritrovata per il taglio del nastro della nuova sede (ubicata precedentemente a Busano, poi a Rivarolo e a Cuorgné) alla presenza della sorella di Fabrizio Quattrocchi, Graziella, e di molte autorità civili e militari. Presenti all’inaugurazione l’Amministrazione di San Giorgio, il vicesindaco di San Giusto Michele Mennuni, il consigliere regionale Sergio Bartoli, oltre al tenente colonnello della Brigata alpina «Taurinense» Giambattista Mura e del suo graduato aiutante Luca Carosi, al tenente dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia di Ivrea e Canavese Daniele Bravo, al maggiore Loris Camilleri del Centro documentale di Torino. Presenti anche molte Associazioni sangiorgesi e non solo come i Marinai d’Italia di Cuorgnè.

La storia

«Era il 9 novembre 2009 – ha affermato il presidente Borghesio – quando i Paracadutisti del Canavese iniziarono a formare il gruppo che, dopo varie vicissitudini e tanti ostacoli comunque superati, si costituiva a Cuorgnè con il nome di Associazione Paracadutisti del Canavese. La sezione veniva intitolata a Aurelio Bolattino e nel 2015 veniva riconosciuta come Associazione combattentistica e d’arma, culturale e sportiva». Il sindaco sangiorgese Marco Baudino, nel rinnovare la disponibilità dell’Amministrazione a sostenere le sue future iniziative, ha dichiarato: «Siamo felici di ospitarvi e di riservarvi una stanza del Castello. La vostra Associazione incarna valori importanti quali la solidarietà, lo spirito di iniziativa e l’amore per la patria che non possono che essere d’esempio per tutti. L’associazionismo è un elemento di aggregazione, ma è anche un motore di iniziative per legare i rapporti sociali e culturali del paese».

Le attività

Il gruppo, che raduna i paracadutisti che hanno prestato servizio militare nella Brigata Folgore e i paracadutisti civili che hanno conseguito l’abilitazione al lancio con paracadute militare o la licenza sportiva, si dedica principalmente all’organizzazione di iniziative di carattere militare. Tra i vari appuntamenti annuali, la sezione – gemellata, dal 2018, con i Paracadutisti Avvoltoi di Scarlino e, dal 2021, con la sezione Unuci di Ivrea e Canavese – commemora il 16 marzo l’istruttore militare di paracadutismo Guido Verna (morto a Tarquinia nel 1942), il 14 marzo la guardia di sicurezza Fabrizio Quattrocchi (ucciso in Iraq nel 2004) e il 15 dicembre il reduce di El Alamein Aurelio Bolattino (deceduto a San Giusto nel 2012). La sede amplierà presto le sue sale per accogliere, come prosecuzione del Museo etnografico Nòssi Ràis, attrezzature militari. Intanto l’anno prossimo tornerà la mostra su Quattrocchi, già presentata a Rivarolo nel 2014, e verrà presentato il libro scritto dalla sorella per ricordare i 20 anni dalla sua scomparsa.

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