Svanito il sogno del mega parco commerciale: arriva un centro di elaborazione dati per le aziende
Approvato in aula il progetto preliminare ma per il consigliere Fontana: «I posti di lavoro non sono sicuri»
Svanito il sogno del mega parco commerciale: arriva un centro di elaborazione dati per le aziende. Basterà per l’occupazione? Approvato in aula il progetto preliminare ma per il consigliere Fontana: «I posti di lavoro non sono sicuri».
Arriva un centro di elaborazione dati per le aziende
«Il nostro voto sarà negativo. I Data Center, secondo voi, porteranno solo vantaggi, ma i disagi alla popolazione saranno molti» ha dichiarato il capogruppo d'opposizione “Caselle Futura” Andrea Fontana, durante il consiglio di lunedì 16 dicembre, aggiungendo: «Le ricadute sui posti di lavoro sono da dimostrare e l'impatto estetico dei sette edifici sarà grande. Inoltre le infrastrutture andranno solo a vantaggio del privato, con la presenza costante delle guardie armate. Infatti perchè è stata scelta la nostra zona? Ovviamente per la vicinanza con un presidio militare. Non vedo vantaggi nemmeno per gli introiti urbanistici. Il Destination Center avrebbe portato più soldi alle casse comunali». Quella di Fontana è stata l'unica voce fuori dal coro ma, in realtà, rappresenta anche il pensiero di tanti cittadini.
Svanito il sogno del mega parco commerciale
Finchè si parlava di centro commerciale, l'interesse della popolazione era acceso per le ricadute occupazionali. Ma lunedì scorso la sala consiliare di palazzo Mosca era vuota. A illustrare il progetto preliminare del piano particolareggiato della variante strutturale numero 3, relativo alle aree Ata, è stato l'assessore Antonella Passaretti: «In sei fabbricati ci saranno i Data Center, ( da 3 o 2 due piani, alti almeno 30 metri, ndr), più uno adibito a uffici, con svariate aree verdi, per un'estensione di circa 34.000 metri quadrati. Saranno necessari 250 megawatt, per cui è stata mandata la richiesta di fornitura elettrica a Terna. Gli uffici, invece, utilizzeranno le fonti rinnovabili. Inoltre per l'acqua di raffreddamento verrà costruito un nuovo collettore».
Basterà per l’occupazione?
Ha chiesto il consigliere di Caselle Futura Roberto Turletto: «Quale sarà la ricaduta occupazionale?». Ha risposto Passaretti: «I Data Center richiedono solo personale altamente specializzato». Infatti pare che le persone occupabili siano un centinaio, ma non è scontato che siano di Caselle. La figura più ricercata sarà quella di addetto alla sorveglianza, in quanto nei grandi cubi di cemento armato saranno presenti grandi computer, quali custodi di tutti i dati sensibili delle aziende-clienti. Il sindaco Giuseppe Marsaglia ha cercato di spiegare la bontà del progetto: «Il futuro sarà rivolto a queste strutture per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questa volta dobbiamo andare fino in fondo e le imprese arriveranno. La Lombardia è già satura e dobbiamo arrivare primi. La ricaduta più importante è quella infrastrutturale. Parlo dell'ampliamento di via alle Fabbriche e della creazione del collettore».
Lavoro qualificato
Il consigliere d’opposizione Endrio Milano è pronto a unirsi a questo ragionamento: «I Data Center porteranno lavoro qualificato ai nostri giovani e molti servizi saranno migliorati, con beneficio per tutti». Pure l'ex sindaco Luca Baracco ha espresso parere favorevole, in quanto: «Ben venga che si voglia gestire una cambiamento epocale, ma nutro dubbi sulla creazione di posti di lavoro. Infatti vedo difficile tramutare le attuali occupazioni in quelle che richiedono i Data Center. Il valore delle compensazioni viarie sarà minore rispetto alla presenza del Destination Center. Per l’allargamento di via alle Fabbriche è stato previsto un investimento di 5 milioni di euro. Ma si è lasciato fuori il tratto che collega Caselle con Borgaro. Collegarsi con il paese limitrofo potrebbe rivelarsi strategico per immettersi nella tangenziale e anche nella rete di piste ciclabili presenti in quella zona».