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Si monitora la qualità dell’aria in classe

Iniziata nei giorni scorsi la sperimentazione in due sezioni campione della Primaria

Si monitora la qualità dell’aria in classe
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Si monitora la qualità dell’aria in classe. Iniziata nei giorni scorsi la sperimentazione in due sezioni campione della Primaria.

Si monitora la qualità dell’aria in classe

Le «centraline» misurano umidità, temperatura, anidride carbonica e anche le polveri sottili Le Tre Terre Canavesane si uniscono per un progetto ambizioso volto a migliorare la qualità dell’aria (e non solo) dei loro plessi scolastici. «È iniziata in questi giorni la sperimentazione in due classi campione della scuola primaria di San Giorgio che a giorni si estenderà anche nella secondaria con l’obiettivo di analizzare la qualità dell’aria e il comfort all’interno degli ambienti scolastici», spiega il sindaco sangiorgese Marco Baudino, dal cui Comune il progetto ha preso il via prima di estendersi anche ad Agliè e a Castellamonte.

La genesi del progetto

Dietro tutto questo c’è Carmelo Gumina, 60 anni, geometra che vive e lavora a Cuceglio. «Da molti anni mi occupo di risparmio energetico negli edifici pubblici e, dal 2013, di illuminazione. Negli ultimi tempi ho approfondito questo tipo di attività per migliorare in generale lo stato di salute degli ambienti di lavoro. Gumina parla della “sindrome degli edifici malati”, un fenomeno ancora poco conosciuto ancorché allarmante. «All’interno dei fabbricati, dove la gente passa circa l’80% del suo tempo, l’aria è diventata almeno 5-7 volte più inquinata. Si tratta, secondo i dati del Ministero della Salute, di un fenomeno più grave del fumo che sta aumentando del 20-30% le malattie respiratorie croniche anche tra i bambini».

Protocollo «Eco-logico»

Non meno importante, osserva il geometra cucegliese, è il problema dell’illuminazione molto trascurato nell’edilizia scolastica: «Una giusta illuminazione rende i ragazzi meno iperattivi e permette una maggiore concentrazione aumentando il profitto». Ispirandosi ad altre realtà italiane, Gumina ha definito un protocollo di lavoro chiamato «Eco-logico», proponendo l’istallazione di misuratori d’aria in grado di valutare, tra le altre cose, l’umidità, la temperatura, ma anche la concentrazione di anidride carbonica e le polveri sottili. «Aprendo la finestra posso diminuire la CO2, ma poi aumenterebbero le polveri sottili. L’idea allora – spiega Gumina – è quella di fornire gli strumenti per interventi mirati in grado di dare un impatto maggiore». Una volta raccolti i dati si potrà intervenire riducendo i consumi e procedere all’inserimento nelle aule di sistemi di ventilazione meccanica o di piante adatte a depurare l’aria dalla CO2. «Questo avvicinerebbe anche i ragazzi all’ecologica e, come è stato dimostrato, diminuirebbe gli atti di bullismo», afferma Gumina, che rivela l’iter del progetto: «Con le Tre Terre misureremo una scuola per ogni Comune. Prossimamente toccherà alla media Olivetti di Agliè e poi all’asilo Musso di Castellamonte».

Convegno

E annuncia: «Il 23 gennaio, al salone Franco Paglia di Agliè, si terrà un convegno con il patrocinio di Città metropolitana sul risparmio energetico e la salubrità degli ambienti pubblici per presentare i risultati del monitoraggio e sensibilizzare le Amministrazioni canavesane».

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