Bimbo salvato nel cassonetto dei rifiuti, Lorenzo compie un anno
Il 13 gennaio 2024 veniva abbandonato accanto a un cassonetto dei rifiuti un neonato
Bimbo salvato nel cassonetto dei rifiuti, Lorenzo compie un anno. Il 13 gennaio 2024 veniva abbandonato accanto a un cassonetto dei rifiuti un neonato. Gli auguri di chi lo ha salvato.
Bimbo salvato nel cassonetto dei rifiuti
Come in quel 13 gennaio 2024 il cassonetto dei rifiuti è sempre lì, nel vicolo San Giuseppe, al civico 7. Accanto scorre lenta l’acqua di una bealera. Apparentemente nulla è cambiato nel centro storico di Villanova Canavese da quel sabato, quando si sfiorò la tragedia. «Penso quasi ogni giorno a quel tardo pomeriggio, intorno alle 18,30, di dodici mesi fa - quasi sussurra Casey Laforet adesso sedicenne - se non fossi uscito dal portone di casa per portare a mio fratello un seggiolone da mettere in auto a quest’ora si piangerebbe un neonato ritrovato morto assiderato accanto al contenitore dei rifiuti. E’ andata bene...». Poi la corsa dell’ambulanza all’ospedale di Ciriè e il ricovero in Pediatria.
Lorenzo compie un anno
Un anno dopo nel salotto di casa Laforet papà Paolo, mamma Letizia, con i figli Casey e Syla con zia Argia rivivono le emozioni, intense, di quel tardo pomeriggio e lanciano il loro saluto d’augurio al piccolo Lorenzo (così è stato chiamato dai sanitari poco dopo il ricovero ndr) per il primo compleanno di vita: «Che tu possa sempre vivere in felicità e salute». Con una piccola speranza: «Magari un giorno, quando sarai adulto, vorrai scoprire chi ti salvò subito dopo la tua nascita...». Il piccolo Lorenzo è stato dato in adozione dal Tribunale di Torino a una delle numerose coppie che nel 2023 avevano fatto domanda e ora vive lontano dal Piemonte. «Non ne abbiamo saputo più nulla - interviene papà Paolo - ma forse dovrebbe abitare in Toscana... Abbiamo avuto la possibilità di rivederlo, solo per pochi minuti, dai vetri del reparto di Pediatria, dov’era stato ricoverato e accudito subito dopo il ritrovamento. L’emozione è sempre grande, come fosse accaduto ieri...».
Le indagini un anno dopo
Il pubblico ministero della Procura di Ivrea, Elena Parato, di turno quel sabato sera 13 gennaio 2024, aveva aperto un fascicolo per tentato infanticidio. Un atto dovuto. Nonostante gli appelli della procuratrice di Ivrea, Gabriella Viglione: «Chi lo ha abbandonato se si farà vivo nelle prossime ore naturalmente ne terremo conto». Ma nessuno si è mai presentato alle forze dell’ordine. Tanto che l’inchiesta, a distanza di dodici mesi, seppur ancora aperta si è arenata. E nessuno è stato iscritto sul registro degli indagati. Almeno per quello che ne sappiamo noi “poveri cronisti di provincia”. «Eppure qui in paese ci sono molte telecamere di sorveglianza» - riflette Paolo Laforet - è strano che non si sia potuto identificare le auto in transito in questo tratto di paese e risalire all’identità degli automobilisti».
L'augurio del sindaco Ferrero
Interviene il sindaco di Villanova, Roberto Ferrero: «Proprio martedì 13 gennaio, con il personale del municipio abbiamo ricordato l’episodio di un anno fa. La speranza è che Lorenzo stia bene e che anche la mamma, della cui identità non si è mai saputo nulla, possa aver trovato serenità. Questo è l’augurio di tutti noi».
Le indagini affidate alla Compagnia dei Carabinieri di Venaria si erano subito indirizzate sul fatto che il neonato non fosse stato abbandonato in quel vicolo (per altro privo di telecamere) per caso. Una stradina del centro storico molto frequentata, abitandovi oltre ai Laforet anche altri gruppi familiari. Insomma la persona che ha lasciato vicino al cassonetto dei rifiuti il piccolo Lorenzo (che alla nascita pesava tre chili e 380 grammi) doveva avere una buona conoscenza del luogo. E voleva fare ritrovare il neonato vivo.