domani il presidio

Gurit chiude lo stabilimento di Volpiano: 56 lavoratori licenziati

L'azienda delle energie rinnovabili delocalizza in Cina. Sindacati in mobilitazione: "Scelta premeditata, non crisi aziendale"

Gurit chiude lo stabilimento di Volpiano: 56 lavoratori licenziati
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Gurit chiude lo stabilimento di Volpiano: 56 lavoratori licenziati. L'azienda delle energie rinnovabili delocalizza in Cina. Sindacati in mobilitazione: "Scelta premeditata, non crisi aziendale". Domani presidio di protesta.

Gurit chiude lo stabilimento di Volpiano: 56 lavoratori licenziati

Cinquantasei lavoratori su 64 saranno licenziati. È quanto comunicato dalla Gurit Italy di Volpiano, azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili, che ha deciso di cessare le attività produttive nel sito canavesano.

Delocalizzazione

L'azienda ha motivato la chiusura con un forte calo delle commesse, aggravato dalla concorrenza cinese e dagli elevati costi energetici in Italia. Questi fattori hanno portato alla scelta di delocalizzare in Cina la produzione fino ad oggi affidata allo stabilimento di Volpiano.

Presidio

La notizia ha scatenato la reazione dei sindacati Filctem Cgil e Uiltec Uil, che hanno indetto lo stato di agitazione e organizzato un presidio di protesta per domani, dalle ore 13 alle 15, davanti allo stabilimento in via Torino 105.

I sindacati

Dichiarano Carlo Giunta e Luigi Palopoli della Filctem e della Uiltec di Torino: «Una notizia inaspettata, arrivata senza che la proprietà avesse dato delle avvisaglie sul piano in serbo per il sito di Volpiano. Le RSU avevano da poco trovato l’accordo per attivare, per tutto il 2025, il ciclo continuo di turni, quindi non si tratta di una crisi, ma di una scelta ben precisa. Abbiamo inviato la richiesta di esame congiunto con l’azienda e l’Unione industriali per tutelare le lavoratrici e lavoratori».

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