Bufera patrocini, Lega: "Ad essere censurato è stato il Giorno del Ricordo"
A scatenare le critiche l'evento con Francamente, attivista woke, allo Zac!

Bufera patrocini a Ivrea, la Lega: "Ad essere censurato semmai è stato il Giorno del Ricordo".
Bufera patrocini
Continua la bufera sui patrocini a Ivrea dopo quello concesso dal Comune anche per l'evento in programmazione allo Zac con l'attivista woke, Francamente, nota anche per aver definito l'Inno di Mameli "non inclusivo" e il tricolore italiano "anacronistico" . La Lega è nuovamente intervenuta dopo il j'accuse da parte di alcuni gruppi politici e sindacati nel tacciare le critiche avanzate dal centro-destra come un tentativo di "censura". Semmai, secondo la sezione eporediese del Carroccio, ad essere censurato è stato il Giorno del Ricordo che si celebra ogni anno il 10 Febbraio per ricordare le vittime delle Foibe. Il Comune di Ivrea non aveva concesso "lo stemma" per la serata con il giornalista Fausto Biloslavo ed il suo libro sulle "verità infoibate".
La parola "censura"
"Sembra essere divenuta ormai la parola di moda, l’accusa da usare ogni volta che qualcuno non allineato al “sistema del politicamente corretto” si azzarda a esprimere democraticamente la propria opinione - scrivono in una nota stampa dalla sede in via Aosta a Ivrea - Il nostro partito politico, la Lega, non intende censurare proprio nessuno, ma prende atto che l’Amministrazione comunale ritiene corretto negare il patrocinio a una iniziativa sacrosanta come ricordare la tragedia delle foibe, in linea con quanto disposto dal Presidente della Repubblica nel 2004, e darlo invece a un evento che ospita una persona che ha offeso l'inno nazionale. Come può sostenere il sindaco che “fare politica è cultura”, se poi stabilisce un confine soggettivo tra chi può fare politica con il patrocinio comunale e chi no? Ha affermato che non intende concedere il patrocinio ad Associazioni che possono sembrare il Meloni fans club, ci sta forse dicendo che concede invece per affinità di pensiero il patrocinio ai Contro Meloni fans club? "
L'evento scolastico
Infine dalla Lega tagliano corto: "Condividiamo invece le parole del dirigente scolastico che riconosce “non condivisibili” alcune affermazioni riguardanti l’Inno di Mameli e il Tricolore, D’altronde il dirigente, essendo stato sindaco, ha sicuramente ben chiaro il rispetto istituzionale da tenere nei confronti dei simboli e dei valori della nostra Italia". Il riferimento è a Marco Bollettino, del liceo Gramsci che in merito all'evento inserito in un più ampio programma di attività, aveva spiegato come il convegno "La città dell’Uomo" sia un progetto portato avanti con impegno da 3 anni e organizzato in sinergia da studenti, docenti e associazioni del territorio. Quest’anno il tema scelto è stato l’emancipazione della donna e l’invito alla cantante Francamente è parso in linea con lo spirito dell’evento. "Naturalmente, alcune dichiarazioni riguardanti l’Inno di Mameli e il tricolore possono essere non condivisibili", aveva commentato il preside.