la rinascita

Micol Moretto, la poesia come rinascita: la giovane scrittrice presenta il suo libro a Nole

Dopo anni di lotta contro l’ansia sociale, Micol trasforma il dolore in parole e pubblica “Giri in cerchio”

Micol Moretto, la poesia come rinascita: la giovane scrittrice presenta il suo libro a Nole
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Micol Moretto, la poesia come rinascita: la giovane scrittrice presenta il suo libro a Nole. Dopo anni di lotta contro l’ansia sociale, Micol trasforma il dolore in parole e pubblica “Giri in cerchio”.

Micol Moretto, la poesia come rinascita

«Non abbiate paura di chiedere aiuto. Significa avere coraggio». Quando a Micol ho chiesto di lanciare un messaggio ai suoi coetanei, e in generale ai giovani, lei ha avuto subito la risposta pronta. “Chiedere aiuto” è stato quello che le ha salvato la vita riuscendo a tirarla fuori da un baratro nel quale era caduta. Un buco nero fatto di ansia, paura, difficoltà ad esprimersi. Timore di un futuro del quale non aveva prospettive. “Ansia sociale”. Questo il disturbo che le è stato diagnosticato quando il silenzio ha preso il sopravvento sulla sua quotidianità tanto da farle compiere dei gesti estremi come l’autolesionismo e provocandole anche dislessia.

Uscire dal tunnel

La terapia psicologica e psichiatrica alle quali la famiglia l’ha affidata hanno fatto bene alla diciassettenne che è riuscita ad uscire da quel tunnel tornando ad una normale vita fatta di scuola, amicizie, affetti e tanti sogni. Un po' la vita che ogni persona della sua età dovrebbe avere. Micol Moretto abita a Nole, e si fa chiamare “Fiordaliso Black Moon”. Nome d’arte che campeggia in testa alla copertina bianca del suo libro di poesie pubblicato il 4 settembre dello scorso anno e già finito al Salone del Libro di Roma, e pronto a fare bella mostra di sé anche a quello che sarà organizzato a Torino. Il titolo dello stampato è “Giri in cerchio” che è anche il simbolo di copertina utilizzato. E’ un cerchio a tratti più marcato, in altri più leggero e che non si chiude.

Il racconto di Micol

«Interpreto la vita come un grande cerchio – spiega Micol – Momenti che abbiamo già vissuto, con le difficoltà che se – conosciamo – riusciamo a superare». Da dove nasce l’idea di questo libro di poesie? «E’ stata una proposta della mia terapeuta – risponde la diciassettenne – Mi disse di scrivere i miei pensieri e le mie emozioni per aiutarmi a ricordarle meglio. Ho scritto di amore , di vita e di salute mentale. Le tre sezioni in cui si suddivide il mio scritto parlano di speranza, di paure e di riscatto dalla vita. Non credevo di averne scritti così tanti. “Il dolore trasformato in inchiostro senza più scrivere con il suo sangue” come è scritto nel retro di copertina». Una passione, quella per la scrittura, che parte quando frequenta la prima Media (oggi è studentessa al 4° anno all’Albert di Lanzo). Sulla piattaforma WattPad pubblica “Fanfiction”. E poi arriva la pandemia che per lei che già ama la solitudine e isolarsi è un dover affrontare ancora di più i demoni che la perseguitano. «Quel periodo non è stato di certo facile – ammette – Non amavo già prima stare in mezzo alle persone, ma il Covid mi ha costretta a farlo e ha peggiorato quel senso di vuoto che avevo dentro».

La rinascita

E’ il 2023 quando decide di pubblicare la sua raccolta di pensieri che diventano 62 poesie. Il Fiordaliso è una efflorescenza che piace a Micol ed è per questo che l’ha scelto come nome d’arte. Black Moon, forse è quella luna nera che simboleggia l’emancipazione, il riscatto di una vita (seppur ancora breve) che le ha tolto gli anni più belli della sua adolescenza, ma che la sta preparando per un futuro più bello e felice. Il suo primo libro, Micol, lo ha dedicato prima di tutto a mamma e papà che l’hanno sempre supportata e poi a tante altre persone che le sono sempre state vicine. Sabato 15 marzo è stato presentato nella biblioteca di Nole. Una emozione presentarlo proprio nel suo paese. «Non mi sarei mai aspettata che il mio libro potesse destare interesse a tal punto da organizzarne una presentazione – conclude Micol – Sono molto fiera e orgogliosa di avere questa opportunità». Sarà di certo una lezione di vita di non poco conto quella che la giovane scrittrice darà attraverso le pagine del suo libro di poesie. Il suo “tornare alla vita” e farlo in un corpo dal quale si era dissociata per anni è una delle più grandi battaglie che la giovane potesse vincere. Non c’è riuscita ancora del tutto, è vero. Ma dal tono di voce col quale ha risposto alla mia intervista mi ha fatto subito capire che è una ragazza decisa e determinata.

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