«I migranti (per ora) non arrivano a Mathi», il sindaco rompe il silenzio e fa chiarezza
Vittorio Rocchietti: «Il nostro cosiddetto "basso profilo" è diretto a non sbilanciarci prima di avere certezze giuridiche. Invito a non cadere in puerili e confusionarie disquisizioni che non fanno bene a nessuno»

«I migranti (per ora) non arrivano a Mathi», il sindaco rompe il silenzio e fa chiarezza. La riunione in Prefettura del 12 marzo scorso è stata proficua e improntata sullo spirito collaborativo.
«I migranti (per ora) non arrivano a Mathi»
«L'incontro in Prefettura del 12 marzo è stato proficuo ed improntato a spirito collaborativo. Al momento non è previsto alcun trasferimento di migranti presso Casa Chantal e la posizione del Comune sarà formalizzata una volta che verranno definite le molteplici questioni giuridiche connesse all'utilizzazione dell'immobile che, contrariamente a quanto viene da taluno affermato, non concernono solo la convenzione del 2019. Ricordo che la posizione del Comune deve essere giuridicamente corretta per non esporre l'ente e, di riflesso, i cittadini di Mathi ad eventuali azioni risarcitorie». Questo è quanto di ufficiale si evince dopo l’incontro in Prefettura che la scorsa settimana ha dato un po' di sollievo all’Amministrazione comunale. Notizie certe, diffuse con l’approvazione degli enti competenti e, soprattutto, non semplici supposizioni o specchietti per le allodole che potrebbero dare sicurezze laddove – di sicurezze – al momento non ce ne sono. Ci sono avvocati che stanno lavorando e riunioni quotidiane alle quali il sindaco partecipa proprio per arrivare alla parola “fine” (ovviamente preceduto da “lieto”) a questa vicenda.
L’ufficialità
Alle parole “ufficiali”, concordate con gli avvocati, seguono quelle di un sindaco e di una Amministrazione comunale che in queste ultime settimane è stata presa di mira sui social. Accusati di “non fare niente”, di “tacere”, addirittura la loro sfera privata è stata minata da commenti che li accusavano di andare “in viaggio piuttosto che occuparsi del futuro di Casa Chantal”. Il primo cittadino Vittorio Rocchietti ha taciuto. E’ vero. Ma forse perchè lo scopo è quello di dare informazioni chiare e precise quando le medesime ci sono e non solo quando si tratta di “supposizioni”. Ed ora, il primo cittadino, rompe il silenzio. «Alla luce di quanto sopra esposto, per maggiore chiarezza verso chi ha sensazioni di immobilismo e di trionfalismo spicciolo, vorrei sottolineare che il nostro cosiddetto "basso profilo" è diretto a non sbilanciarci prima di avere certezze giuridiche, oltre che per logiche ragioni di ufficio – precisa - Vorrei ringraziare il Personale del nostro Comune per l’incessante lavoro che in questo periodo si sta portando avanti per seguire, discutere e approfondire ogni aspetto di questa complessa tematica. Vorrei, inoltre ringraziare la mia Amministrazione quanto mai compatta, per la presenza, disponibilità e dimostrazione di forte ed unitario spirito di intenti, volto a cercare il bene per il nostro Paese».
Cooperazione
«In ultimo – aggiunge - come sempre fatto, invito tutta la cittadinanza a lavorare insieme, senza abbandonarsi a puerili e confusionarie disquisizioni che non fanno bene a nessuno, né a chi le “costruisce dal nulla”, dimostrando atteggiamento quantomeno superficiale, né a chi si accoda per il troppo coinvolgimento emotivo. La strada è ancora lunga, ma cercheremo di giungere ad una soluzione, che possa andare verso il ripristino dell’importante servizio che casa Chantal, per tanti anni, ha sempre svolto sul nostro territorio. Restiamo sempre e ribadisco sempre a disposizione di chiunque, e invitiamo, chi volesse farlo per saperne di più, o a venirci a trovare anche solo per piccoli o grandi momenti chiarificatori o a contattarci tramite i nostri canali ufficiali, che restano e resteranno l'unica nostra fonte di diffusione di qualsiasi informazione. Tutto il resto è sola e semplice strumentalizzazione». Il lavoro, quindi, prosegue e nel prossimo Consiglio comunale ci sarà di certo occasione per fare qualche chiarezza in più su questa vicenda.