Le istanze del Piemonte all’attenzione della Consulta nazionale ANCI

Portavoce delle istanze piemontesi è il coordinatore regionale Emanuele Ramella Pralungo che ha partecipato alla riunione che si è svolta la scorsa settimana
Servono risorse certe per i Comuni sotto i mille abitanti
Il coordinatore Piccoli Comuni e Unioni di Comuni di ANCI Piemonte, Emanuele Ramella Pralungo, ha portato diverse istanze all’attenzione dell’associazione nazionale: dalle criticità legate all’attuazione del PNRR al tema degli investimenti, dai problemi delle aree montane alle questioni specifiche riguardanti la scuola e lo sport nei piccoli centri. Nel corso del suo intervento, il vicepresidente Ramella Pralungo ha sottolineato con forza la necessità di un contributo strutturale per i Comuni al di sotto dei mille abitanti. La richiesta si allinea con la posizione nazionale che invoca da tempo risorse certe, e non più interventi sporadici, per garantire i servizi essenziali ai cittadini.
Fondi per la montagna: "no a iniziative disomogenee"
Sul tema dei fondi per la montagna, nel condividere la posizione di ANCI nazionale, il vicepresidente Ramella ha espresso la necessità di un miglioramento nel meccanismo di coinvolgimento delle ANCI regionali. “Ho ribadito la necessità che l’interlocuzione delle Regioni con le rispettive ANCI venga migliorata, per evitare iniziative di tipo disomogeneo a livello territoriale. L’obiettivo resta quello di assicurare una governance condivisa e criteri definiti a livello centrale, con un ruolo attivo delle autonomie regionali nelle fasi attuative”.
Sport: "Serve una revisione dei criteri di accesso alle risorse"
Forte intervento anche sulla questione dello sport nei piccoli comuni, con una netta presa di posizione a difesa delle realtà minori. “Abbiamo rimarcato l’esigenza di un cambio di rotta, ritenendo ampiamente migliorabile quanto accaduto finora in merito al finanziamento delle strutture e ribadendo la necessità di una revisione dei criteri di accesso alle risorse, al fine di garantire equità ed equilibrio”. Si fa eco così alla critica già espressa dall’ANCI nazionale nei confronti di quei bandi che di recente hanno penalizzato i piccoli enti. Il coordinatore piemontese è infine intervenuto sul tema della scuola, questione cruciale per la sopravvivenza dei piccoli centri.