la decisione della corte d'appello

Lodo ASA, conto alla rovescia per il maxi-risarcimento: Comuni in pressing per un accordo

Martedì 10 giugno in Corte d’Appello a Torino si decide il futuro del “crac” della municipalizzata: Rivarolo e i Comuni del Canavese cercano un’intesa per evitare il tracollo economico

Lodo ASA, conto alla rovescia per il maxi-risarcimento: Comuni in pressing per un accordo
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Lodo ASA, conto alla rovescia per il maxi-risarcimento: Comuni in pressing per un accordo. Martedì 10 giugno in Corte d’Appello a Torino si decide il futuro del “crac” della municipalizzata: Rivarolo e i Comuni del Canavese cercano un’intesa per evitare il tracollo economico.

Lodo ASA, conto alla rovescia per il maxi-risarcimento

Lodo Asa, è iniziato il conto alla rovescia. Il countdown. Martedì 10 giugno i rappresentanti dei comuni della municipalizzata in liquidazione e il curatore fallimentare, Stefano Ambrosino, si ritroveranno di fronte in Tribunale, Corte d’Appello di Torino, come stabilito dalla Cassazione, per quantificare il reale danno per il “crac” della multi-servizi a compartecipazione pubblica (che nel 2009 contava 450 dipendenti), la cui storia è terminata con la consegna dei «libri in tribunale».

Si cerca l'accordo stragiudiziale

E per cercare di fermare lo scorrere del tempo verso una sentenza che sarebbe una deflagrazione di portata enorme per i bilanci delle amministrazioni, si sta cercando di disinnescare la «bomba» con un accordo stragiudiziale. E in prima linea c’è il Comune di Rivarolo, che da solo detiene il 22,9% dell’ex Consorzio e dovrà concorrere, in quota, al danno in attesa di quantificazione da parte del Giudice; giusto per fare un esempio tutta la Comunità Alto Canavese arriva al 25%. E proprio per questo motivo venerdì scorso, a Rivarolo, si sono incontrati i sindaci coinvolti, per decidere una strategia comune nel tentativo, una volta per tutte, di sciogliere il nodo della corda che lega la «ghigliottina» che pende sulla testa delle municipalità interessate dall’azione legale (risarcitoria).

Un «buco» di 37.250.509,46 euro

Si parte da un «buco» di 37.250.509,46 euro (queste le perdite acclarate) a cui aggiungere interessi (sono conti che risalgano a più di dieci anni fa) e spese accessorie (e legali). Un salasso. Alcuni enti rischiano il default. Ma prima di arrivare al punto di non ritorno, Rivarolo attraverso il suo assessore ai rapporti con gli enti superiori, Alessia Cuffia, ha aperto la via della negoziazione. L’incontro di venerdì 30 maggio è stato preceduto, martedì 27, da un summit con lo stesso Stefano Ambrosini a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Martino Zucco Chinà e Pasquale Mazza, il tutto sotto la regia dell’assessore Cuffia.

L'assessore Cuffia al lavoro

«Si tratta infatti di una vicenda stratificata nel tempo, che oggi impone a tutti noi amministratori un’assunzione di responsabilità chiara e condivisa», spiega Cuffia. «Sin dall’inizio del mio mandato, ho seguito con attenzione, rigore e spirito istituzionale l’evolversi del cosiddetto “Lodo Asa”, che coinvolge direttamente il Comune che rappresento e numerosi altri enti locali del Canavese. A partire dalla fine del 2024 e nei primi mesi del 2025, il lavoro si è intensificato con l’obiettivo prioritario di definire un quadro operativo condiviso, capace di offrire risposte concrete e sostenibili ad un contenzioso che, per troppo tempo, è rimasto sospeso sulle spalle dei Comuni, minandone la capacità di programmazione e l’equilibrio finanziario». Situazione complessa che ha avuto (e ne ha tutt’ora) bisogno di interlocuzioni sovracomunali . «Grazie alla costante disponibilità ed all’impegno concreto dell’Onorevole Giovanni Crosetto che desidero ringraziare per l’intenso lavoro che da mesi porta avanti con discrezione e determinazione - sottolinea Alessia Cuffia - è stato possibile avviare un confronto costruttivo tra tutti i livelli istituzionali interessati: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Piemonte, i Comuni coinvolti e il Commissario straordinario, Prof. Avv. Stefano Ambrosini.

Incontro con Crosetto

Un momento particolarmente rilevante di questo percorso è stato il recente incontro organizzato dall’Onorevole Crosetto alla presenza del Commissario Ambrosini e dei Sindaci dei Comuni più rappresentativi del territorio». Va da sé che anche l’impegno e la volontà dei primi cittadini diventi determinante. «Il Sindaco di Rivarolo Canavese, Martino Zucco Chinà; il collega di Castellamonte, Pasquale Mazza; quello di Pertusio, Giuseppe Damini per l’importante supporto nella gestione pratica della vicenda; Vittorio Bellone di Favria e quello di Cuorgnè, Giovanna Cresto con la loro presenza, spirito di squadra e senso delle Istituzioni hanno saputo dimostrare un esempio virtuoso di cooperazione territoriale che nulla hanno a che vedere con quel campanilismo che troppo spesso, in passato, ha caratterizzato e danneggiato il nostro territorio. Proprio forti di questa compattezza oggi possiamo e dobbiamo affrontare la questione con maggiore determinazione. L’incontro si è svolto in un clima di piena collaborazione ed ha permesso di fare chiarezza tanto sullo stato dell’arte quanto sulle prospettive future, senza illusioni, false speranze, utopie. Se, da parte del Commissario Ambrosini, è emersa una chiara disponibilità a mantenere aperto e costruttivo il dialogo, negli amministratori locali si è fatta strada la consapevolezza della necessità di affrontare e gestire le responsabilità economiche derivanti da una vicenda lunga, articolata e tutt’altro che semplice».

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