crisi aziendale

La Cabi di Vauda Canavese chiude: a rischio 16 posti di lavoro, martedì 17 presidio davanti allo stabilimento

L’azienda metalmeccanica avvia la procedura di licenziamento collettivo: i sindacati respingono la decisione e chiedono il ricollocamento dei dipendenti presso la società C&P, già coinvolta in un accordo sindacale

La Cabi di Vauda Canavese chiude: a rischio 16 posti di lavoro, martedì 17 presidio davanti allo stabilimento
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La Cabi di Vauda Canavese chiude: a rischio 16 posti di lavoro, martedì 17 presidio davanti allo stabilimento. L’azienda metalmeccanica avvia la procedura di licenziamento collettivo: i sindacati respingono la decisione e chiedono il ricollocamento dei dipendenti presso la società C&P, già coinvolta in un accordo sindacale.

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La Cabi di Vauda Canavese chiude

La CABI Srl, azienda metalmeccanica con sede produttiva a Vauda Canavese, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per tutti i suoi 16 dipendenti. Tra i principali clienti della CABI figurano C&P, Teksid, Alunext, VM Motori, Iveco, ACSA e Proma. La decisione è legata alla cessazione dell’attività produttiva e alla prossima messa in liquidazione della società. Martedì 17 giugno è previsto un presidio dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali davanti allo stabilimento di via Lotti 12.

Le ragioni del provvedimento

Secondo quanto comunicato dall’amministratore unico Roberto Cardaci, la decisione è frutto di una crisi aziendale che si protrae da anni. Dopo il ricorso prolungato agli ammortizzatori sociali – l’ultimo dei quali un contratto di solidarietà attivo fino al 31 marzo 2025 – la società ha dichiarato l’impossibilità di proseguire l’attività a causa della mancanza di commesse, dell’aumento dei costi energetici e della concorrenza internazionale.

«I volumi produttivi si sono progressivamente ridotti – si legge nella comunicazione ufficiale – e non vi sono prospettive per il futuro. Il divario tra costi e ricavi è divenuto insostenibile».

La posizione del sindacato

La UILM, per voce del sindacalista Ciro Di Dato, respinge con forza la procedura di licenziamento:

«Come Organizzazione Sindacale respingiamo al mittente la procedura avviata e chiediamo che vengano utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Inoltre, ribadiamo la richiesta di inserimento dei lavoratori nella società C&P, che – come da accordo sindacale ex art. 47 sottoscritto nell’ottobre 2024 – ha proceduto all’affitto di ramo d’azienda relativo a 30 ex dipendenti Cabi, con l’impegno formale di assorbire l’intero personale coinvolto. Dal 1° gennaio 2025, infatti, gli ex dipendenti Cabi risultano già trasferiti in forza presso la società C&P».

 

Il presidio

In risposta alla procedura di licenziamento collettivo, i lavoratori e le rappresentanze sindacali terranno un presidio martedì 17 giugno 2025 davanti ai cancelli dell’azienda.

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