Emergenza sfollati a Castellamonte, il sindaco: "Aspettiamo ancora che ci riconoscano lo stato di calamità"
Sono ancora otto i nuclei famigliari impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazioni dopo che l’evento alluvionale dello scorso aprile le ha rese inagibili

Emergenza sfollati a Castellamonte, il sindaco: "Aspettiamo ancora che ci venga riconosciuto la stato di calamità".
Emergenza sfollati a Castellamonte
L’emergenza sfollati a Castellamonte non è ancora superata. Sono infatti ancora otto i nuclei famigliari impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazioni dopo che l’evento alluvionale dello scorso aprile le ha rese inagibili. E dopo essersi fatto carico, finora, di tutte le spese a sostegno delle famiglie evacuate, ora il Comune chiede che le istituzioni sovraordinate facciano la propria parte. «Stiamo ancora aspettando la dichiarazione dello stato di calamità - rivela il sindaco Pasquale Mazza. Il Comune non ha più le risorse per andare avanti da solo. Ci era stato detto che la dichiarazione sarebbe stata concessa entro fine maggio, poi il termine è stato spostato al 10 giugno ma ancora non abbiamo visto niente. Se non si muove qualcosa entro fine giugno, altrimenti inizieremo a protestare in maniera seria. Abbiamo già stanziato mezzo milione di euro, che ci deve essere restituito altrimenti andiamo in dissesto. Abbiamo raschiato il fondo del barile. Io ringrazio la Protezione Civile, la Regione e i tecnici del ministero che sono venuti a fare i sopralluoghi: ora serve che ci sia riconosciuto lo stato di calamità e che ci vengano fornite le risorse».
Zero isolati
Intanto sono stati risolti in buona parte i problemi che immediatamente dopo l’alluvione avevano fatto restare isolate numerose persone residenti nelle frazioni. Tuttavia, rimane una serie di importanti ed urgenti lavori di sistemazione delle strade e dei costoni franati che comportano ulteriori spese di grossa entità.