in tribunale

«Ha visto abusare i suoi compagni di classe: adesso Ministero e scuola la risarciscano con 25 mila euro»

L’avvocato Monica Commisso ha intentato una causa civile per i sette episodi accertati, tra il 2023 e il 2024, verificatisi in un’aula dell’istituto Fermi-Galilei

«Ha visto abusare i suoi compagni di classe: adesso Ministero e scuola la risarciscano con 25 mila euro»

«Ha visto abusare i suoi compagni di classe: adesso Ministero e scuola la risarciscano con 25 mila euro». L’avvocato Monica Commisso ha intentato una causa civile per i sette episodi accertati, tra il 2023 e il 2024, verificatisi in un’aula dell’istituto Fermi-Galilei

Ha visto abusare i suoi compagni di classe

«Ha visto più volte abusare i suoi compagni di classe, docente, Ministero e Scuola la risarciscano con 25 mila euro». Si è aperto un nuovo capitolo nella vicenda delle molestie sessuali aggravate in classe dove è imputato, presso il Tribunale di Ivrea, un ex insegnante dell’istituto superiore Fermi -Galilei. Le accuse rivolte a P. R., residente a San Francesco al Campo, riguardano sette episodi accaduti tra il 2023 e il 2024 e si riferiscono ai ripetuti palpeggiamenti agli alunni maschi da parte dell’ex docente (lasciato a casa dall’istituto a inizio 2025). Sono cinque le vittime riconosciute, tutte costituite parte civile. L’avvocato ciriacese Monica Commisso aveva cercato di far riconoscere la studentessa, testimone degli episodi, come parte offesa ma i giudici avevano respinto la richiesta, escludendola così dal processo.

La strategia in Tribunale

Adesso la strategia dell’avvocato Commisso è cambiata: «Costringere sistematicamente un’alunna minorenne ad assistere a scene di abuso sessuale in un contesto scolastico costituisce una forma autonoma di maltrattamento. Una vera e propria frattura psichica , lacerata dal conflitto tra al stima verso un professore (considerato dall’intero istituto carismatico e preparato ndr) e la consapevolezza che dietro quell’immagine si consumavano atti di violenza sui compagni». Così l’avvocato Commisso ha notificato una diffida al professore, al dirigente scolastico dell’istituto e al Ministero dell’Istruzione e del Merito chiedendo un risarcimento di almeno 25 mila euro per i danni psicologici subiti dalla studentessa che per due anni ha assistito alle molestie inflitte ai suoi compagni di classe maschi. La diffida non chiama in causa solo l’ex insegnante ma anche il dirigente scolastico accusato di: «Non aver vigilato» e il Ministero dell’Istruzione: «Per responsabilità contrattuale e fatto illecito del dipendente». Quindi se il Tribunale Civile accoglierà le tesi della Commisso non solo il docente ma anche il l’istituto scolastico e il Ministero potrebbero essere condannati a risarcire in solido la ragazza.

La vicenda

La vicenda esplode pubblicamente nel gennaio 2025 quando un rappresentante di classe , dopo un confronto con i genitori, si era rivolto ai Carabinieri della Tenenza di Ciriè. Poi i video degli studenti e il servizio “modello Jene” del reporter Franco Vivenza che aveva messo “spalle al muro” il docente. A seguire la denuncia in Procura a Ivrea , gli arresti domiciliari per il docente (nel frattempo diventato ex) con la sospensione del servizio. Il processo penale è iniziato, a luglio, presso il Tribunale di Ivrea. Intanto la Procura di Torino ha avviato un’indagine parallela ai danni del prof per detenzione di materiale pornografico.