maxi sanzione

In moto a 160 Km orari sfreccia per il centro, patente ritirata

In una strada comunale: patente sospesa per un anno e sanzione di quasi 900 euro

In moto a 160 Km orari sfreccia per il centro, patente ritirata

In moto a 160 Km orari sfreccia per il centro, patente ritirata. In una strada comunale: patente sospesa per un anno e sanzione di quasi 900 euro.

In moto a 160 Km orari sfreccia per il centro

Moto a 160 km/h in centro abitato: scatta la maxi-sanzione e la sospensione della patente fino a un anno. Correva a 160 chilometri orari in pieno centro abitato, in un tratto dove il limite non supera i 50, il centauro fermato e multato dalla Polizia locale. Un rischio enorme per sé stesso e per gli altri utenti della strada, interrotto solo dall’intervento degli agenti. L’episodio, registrato nelle scorse settimane, rappresenta il caso più clamoroso emerso durante l’intensa attività di controllo effettuata dagli agenti della municipale.

Sanzionato

Per il motociclista è scattata una multa salata, pari a 845 euro, e la sospensione della patente fino a dodici mesi. Un provvedimento necessario a fronte di un comportamento pericolosissimo, soprattutto in aree urbane dove il traffico di veicoli, biciclette e pedoni rende le conseguenze di una simile condotta potenzialmente drammatiche.

Sicurezza sulle strade

Il mese di luglio e quello di agosto sono stati contrassegnati da un fitto calendario di posti di controllo e pattugliamenti mirati da parte degli agenti della Polizia locale. Alla base, la recente circolare del Ministero dell’Interno che richiama le forze di polizia a una maggiore attenzione sul rispetto delle norme di comportamento e, in particolare, sul contrasto all’uso del cellulare durante la guida. La Polizia locale ha quindi messo in campo uomini e mezzi con due obiettivi principali: frenare l’abitudine, sempre più diffusa, di telefonare o inviare messaggi al volante e prevenire le condotte di guida pericolose legate all’eccesso di velocità. I controlli sono stati svolti su arterie urbane ed extraurbane, con l’utilizzo del telelaser e la contestazione immediata delle infrazioni.

Il bilancio

Il bilancio dei due mesi parla chiaro: circa venti sospensioni di patente sono state comminate per l’uso del telefono alla guida. Un numero significativo, che conferma quanto lo smartphone sia ormai una delle principali distrazioni al volante. Gli agenti hanno colto sul fatto automobilisti intenti a scrivere messaggi, rispondere a chiamate senza auricolare o addirittura scorrere i social. In molti casi è stato necessario procedere con il ritiro della patente, misura che ha un effetto deterrente maggiore rispetto alla sola sanzione pecuniaria. Le sospensioni hanno avuto durata variabile, a seconda della gravità delle circostanze e delle recidive, ma in ogni caso hanno rappresentato un segnale forte da parte delle autorità. Accanto ai controlli per l’uso del cellulare, non sono mancati gli interventi mirati a colpire chi viaggia troppo veloce. Numerosi automobilisti sono stati fermati dopo essere stati rilevati dal telelaser ben oltre i limiti consentiti. Alcuni hanno subito sanzioni pesanti, altri anche la sospensione della patente. Il caso più eclatante è stato quello del motociclista mappanese che ha sfrecciato ai 160 km/h in centro abitato. Purtroppo non resta l’unico caso. Gli agenti hanno riscontrato diverse condotte pericolose e in più di un’occasione hanno dovuto procedere con il ritiro immediato della patente. Il messaggio che arriva da questi due mesi di controlli è chiaro: tolleranza zero verso comportamenti irresponsabili. La sospensione di circa venti patenti per l’uso del cellulare e i provvedimenti per eccesso di velocità, compresa la maxi-sanzione al motociclista lanciato a 160 km/h in città, rappresentano un segnale forte.