Dalla Città Metropolitana c’è il via libera agli espropri per il fotovoltaico in Vauda
Gli espropri
Al via gli espropri necessari alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico nelle Vaude tra i comuni di San Benigno e Lombardore. Con determinazione dello scorso 27 agosto la Città Metropolitana di Torino ha infatti disposto a favore della ditta Ecopiedmont (responsabile ed esecutrice del progetto) la delega all’esercizio dei poteri espropriativi, l’occupazione temporanea e l’imposizione di servitù delle aree che saranno interessate dal suddetto impianto e dalle relative opere di connessione alla rete elettrica che coinvolgeranno anche il territorio comunale di Leinì. La determina richiama anche il Piano Particellare e gli indennizzi offerti per i terreni occupati, per un totale di 11.337 euro (1.619,69 per occupazione temporanea e 9.718,08 per asservimento), importo contenuto relativo quindi ad aree marginali.
Un progetto discusso
Si tratta di un significativo passo avanti verso la realizzazione dell’impianto da 18,49 MW che complessivamente dovrebbe interessare una superficie di 24 ettari (l’equivalente di quasi 36 campi da calcio). Un progetto di cui si discute da anni e che non ha mancato nel tempo di suscitare anche aspre polemiche. In primis quelle degli ambientalisti e degli agricoltori (Coldiretti Lombardore in testa), poi quella di alcuni politici regionali che si erano espressi contrariamente al consumo di suolo agricolo che l’opera avrebbe causato. Ma anche quella degli amministratori locali come la Giunta di Lombardore guidata dal sindaco Rocco Barbetta, che ancora l’anno scorso fa aveva ribadito la propria contrarietà al progetto, richiedendo compensazioni da oltre 300 mila euro.
Le opere mitigatorie
Tra le opere mitigatorie richieste e ottenute dal Comune di San Benigno vi sarà la disposizione di fasce alberate dello spessore di circa 4 metri atte non solo a mascherare i pannelli ma anche a fornire agli animali un luogo dove costruire tane e nidi. Tale fasce saranno preservate anche quando, tra vent’anni, l’impianto verrà rimosso. Inoltre l’azienda responsabile della realizzazione dell’impianto fornirà a San Benigno le risorse (150 mila euro circa) per acquistare pannellatura per 80 kW fino a 20 kW di accumulo che sarà installata sugli edifici scolastici. Sempre nell’ambito delle opere compensative rientra il progetto di revisione della rete escursionistica Val Malone-Vauda. Dal canto suo, l’amministrazione sanbenignese ha sempre affermato di rimanere politicamente contraria agli impianti fotovoltaici a terra, preferendo l’installazione su tetti o comunque laddove non si occupi suolo agricolo.
