diventerà un bene della comunità

Cuorgnè, al via i lavori di ristrutturazione nella villa Iaria, confiscata alla ’ndrangheta

L’immobile di via Salgari sarà trasformato in una struttura inclusiva per il “dopo di noi”, con spazi accessibili e stanze per persone con disabilità

Cuorgnè, al via i lavori di ristrutturazione nella villa Iaria, confiscata alla ’ndrangheta

Cuorgnè, al via i lavori di ristrutturazione nella villa Iaria, confiscata alla ’ndrangheta. L’immobile di via Salgari sarà trasformato in una struttura inclusiva per il “dopo di noi”, con spazi accessibili e stanze per persone con disabilità.

Primi passi fatti

Un nuovo passo è stato fatto per far sì che la villa di via Salgari a Cuorgnè, confiscata alla ‘ndragheta, possa essere restituita alla comunità. La settimana scorsa l’Amministrazione cittadina ha preso atto formalmente dello stato di fatto dell’immobile. Un atto necessario in quanto erano state rilevate discrepanze tra i permessi edilizi rilasciati a suo tempo e la reale situazione dei fabbricati così come realizzati.

Al via i lavori di ristrutturazione nella villa Iaria

L’ente che ha in gestione l’immobile, l’Associazione Mastropietro, può, quindi, ora richiedere la Scia e iniziare i lavori di ristrutturazione. «Probabilmente per ottobre inizieremo – è l’augurio di Andrea Contratto della Mastropietro -. Oltre a queste attività – continua – abbiamo anche effettuato delle analisi su un piccolo capanno presente: deve essere demolito perché abusivo, ma prima è necessario esser certi che non vi sia presenza di amianto… siamo in attesa dei risultati». I lavori sulla struttura principale prevedono la realizzazione di alcuni rinforzi strutturali e di interventi sul tetto. Il progetto approvato prevede anche una ristrutturazione interna degli spazi. Innanzi tutto il piano terra, che potrà ospitare fino a tre persone, sarà realizzato in modo che sia accessibile: verranno quindi create apposite rampe sia di accesso che interne, e sarà reso a norma uno dei bagni. Al primo piano verranno realizzate tre stanze e un mini appartamento, pensato soprattutto per gli ospiti più autonomi del “dopo di noi”, ovvero persone con disabilità rimaste sole. Il progetto, infine, prevede un ufficio e una stanza per gli operatori al piano terra. «Durante il giorno vi saranno addetti in copresenza – spiega Contratto -, mentre di notte è previsto un operatore, più altri in reperibilità».

Costi

Per tutta la ristrutturazione la Mastropietro prevede di stare entro i 100 mila euro, che equivalgono a quanto previsto da un bando regionale che la città di Cuorgnè aveva ottenuto proprio per ristrutturare l’immobile. «Per la precisione si tratta di 50 mila euro di risorse proprie e 50 mila regionali. In realtà non saranno sufficienti e, infatti, quest’anno abbiamo partecipato a un altro bando della stessa misura regionale per finanziare anche l’efficentamento energetico. Promuoveremo anche una raccolta fondi». Nel frattempo, comunque, l’associazione non è stata ferma e in questo primo anno di affidamento, sono stati eseguiti lavori non strutturali all’interno dell’edificio, dalla sistemazione del giardino al far sì che le stanze esistenti non diano una impressione di abbandono. «Volevamo rendere la casa subito “accogliente”, far capire che ci stiamo lavorando, anche per riceve eventuali benefattori e visitatori: ad esempio a marzo sono venuti gli studenti per la giornata del ricordo delle vittime delle mafie». L’obbiettivo è che tutto sia pronto e fruibile entro il 2026.