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Ponte sul Chiusella, la riapertura entro gennaio 2026

Da Anas la promessa di "eliminare l’attuale soggezione al traffico prima del periodo natalizio"

Ponte sul Chiusella, la riapertura entro gennaio 2026

Ponte sul Chiusella, la riapertura entro gennaio 2026. Lo ha dichiarato l’onorevole eporediese, Alessandro Giglio Vigna (Lega) dopo le polemiche sollevate dal consigliere regionale, Alberto Avetta (Pd).

Ponte sul Chiusella

I lavori al ponte sul Chiusella termineranno entro gennaio 2026. Lo  ha dichiarato l’onorevole eporediese, Alessandro Giglio Vigna (Lega) dopo le polemiche sollevate dal consigliere regionale, Alberto Avetta (Pd). Fino ad allora il deputato di Ivrea si è impegnato a monitorare le tempistiche di fine cantiere tramite l’Anas. “Chiederò aggiornamenti ad Anas una volta ogni 20 giorni fino a dicembre – ha detto Giglio Vigna anche agli amministratori locali – Da gennaio 2026  una volta ogni 7 giorni al fine di monitorare ancora di più il prosieguo dei lavori”.

La dichiarazione di Giglio Vigna

“È evidente che i disagi ci sono, e ve lo dice uno che passa su quel ponte almeno 3 volte a settimana – la replica, in sintesi, del deputato della Lega all’intervento del consigliere regionale tirando in ballo anche il Ministro Matteo Salvini – Ma i lavori erano necessari, non si poteva più aspettare. Il Ministero ha investito anche qui in Canavese, finanziando e mettendo soldi sul nostro territorio per la sicurezza dei cittadini. Attribuire direttamente al Ministro Salvini la colpa del posticipo dell’apertura è qualcosa di assurdo. Mi spieghino cosa può fare Salvini se vi sono rallentamenti dovuti a questioni tecniche, a problematiche sopraggiunte in corso d’opera. Chi critica è mai stato in un cantiere? Dovremmo forse scrivere un decreto per far andare i lavori più veloci? I cittadini (che come me stanno lì in coda) preferiscono un lavoro fatto per bene e un ponte sicuro o un lavoro fatto in fretta e un ponte non sicuro?”.

La risposta dell’Anas

“Non è vero che Anas non risponde, bensì ha risposto il 29 ottobre al mio ultimo sollecito,  su richiesta di amministratori comunali del territorio, in particolare di Romano, di altri 2 Comuni e di molti cittadini. L’apertura è prevista entro gennaio 2026”, specifica Giglio Vigna. Anas ha anche fatto sapere che dopo la corsia in direzione Ivrea, “sono ancora in corso le lavorazioni  in direzione Chivasso che prevedono interventi su cordoli, travi e giunti”. Intanto, Anas d’intesa con l’impresa esecutrice, “sta procedendo  all’aggiornamento del cronoprogramma al fine di contrarre il più possibile i tempi di esecuzione, così da valutare di eliminare l’attuale soggezione al traffico prima del periodo natalizio”.

Le opere infrastrutturali sollecitate

“Sul casello di San Bernardo, tutte le istituzioni e tutte le amministrazioni sono d’accordo nell’iniziare a muovere i primi passi con l’inizio della costruzione del nuovo ospedale di Ivrea – precisa ancora Giglio Vigna in merito alle opere infrastrutturali sollecitate dall’esponente del Pd –  Il Pd governa la Città di Ivrea: se vuole accelerare rispetto a questa tempistica, può fare il primo passo e palesarsi con gli enti superiori. Capisco la necessità dell’opposizione di incalzare Governo e maggioranza, chiedo però, per favore, chiarezza quando si parla con i cittadini, soprattutto quando si parla di sicurezza. In questo caso, di sicurezza stradale”. Per Giglio Vigna il Pd sull’argomento ha “sollevato solo nebbia e confusione  in Canavese facendo un polpettone per attaccare  Salvini e il Mit”.