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Apre il Punto Medico di Prossimità di Caselle: nuova vita per l’ex scuola Collodi

Sabato 8 novembre il taglio del nastro della struttura di via Guibert. Il sindaco Marsaglia: «Un sogno realizzato, sarà un punto di riferimento per la comunità»

Apre il Punto Medico di Prossimità di Caselle: nuova vita per l’ex scuola Collodi

Apre il Punto Medico di Prossimità di Caselle: nuova vita per l’ex scuola Collodi. Sabato 8 novembre il taglio del nastro della struttura di via Guibert. Il sindaco Marsaglia: «Un sogno realizzato, sarà un punto di riferimento per la comunità».

Apre il Punto Medico di Prossimità di Caselle

Punto Medico di Prossimità Distrettuale: un riconoscimento importante per la comunità da parte dell’Asl To4. Il taglio del nastro è previsto per sabato 8 novembre, a partire dalle 11, sul lato di via Guibert. Sarà un momento storico per la città dell’aeroporto che, solo due anni fa, ha visto l’edificio svuotarsi della primaria Collodi, trasferita in viale Bona. Il fabbricato diventerà nuovamente un punto di riferimento per la collettività.

Intervista al sindaco Marsaglia

Per saperne di più, abbiamo intervistato il sindaco Giuseppe Marsaglia.
Finalmente verrà aperto un punto medico di prossimità distrettuale. Un risultato importante, dal momento che sarà in capo all’azienda sanitaria locale.

Ma inizialmente era previsto?
«No, infatti l’investimento è stato sostenuto dal nostro ente. Quindi abbiamo chiesto all’Asl To4 qual’era le denominazione più opportuna. D’ora in poi ci limiteremo a mettere a disposizione degli spazi per i servizi del distretto di Ciriè».

L’apertura di un luogo in cui radunare i medici era nel vostro programma elettorale. Avete realizzato un sogno?
«Sì, abbiamo dato seguito a uno dei punti del programma. Tuttavia, per il sottoscritto, è una “visione” di lunga data. Infatti, per la prima volta, una quindicina d’anni fa, ho affrontato l’argomento richiedendo copia della convenzione del comune di Alassio, in cui era stato realizzato un centro simile. Ma, all’epoca, non c’erano le condizioni che, poi, si sono verificate ultimamente. Oggi disponiamo di una struttura libera e centrale».

Quanti medici di famiglia hanno scelto di ricollocarsi all’interno dello stabile?
«Partiremo con otto ambulatori, ma non tutti saranno occupati da dottori operanti sul nostro territorio. Le motivazioni sono sostanzialmente due: studio di proprietà oppure un’età avanzata, già vicina alla pensione. Una dottoressa, che ha vinto il bando l’anno scorso, occuperà una stanza. Infatti, dopo aver iniziato a San Maurizio, ha trovato un spazio a Caselle. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i professionisti che hanno contribuito, decidendo di traslocare, ma non tutti una volta. Man mano scadranno i contratti d’affitto si sposteranno nell’ex Collodi».

Il punto medico ospiterà servizi implementati o spostati da un’altra parte dall’Asl?
«Se ci saranno le richieste, ristruttureremo altri ambienti. Per esempio abbiamo chiesto il pediatra. Per quanto riguarda l’infermieria, ci penserà l’Asl. Auspico che i servizi verranno spostati in città siano nel senso d’implementare i servizi del distretto».

di Sandra Origliasso