Svolta nelle indagini della procura di Ivrea

Bimba morta nell’incidente sulla A5: indagato il conducente del furgone

L’uomo è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. Sequestrato il mezzo per verifiche tecniche; attesa l’autopsia per chiarire le cause esatte del decesso

Bimba morta nell’incidente sulla A5: indagato il conducente del furgone

Bimba morta nell’incidente sulla A5: indagato il conducente del furgone. L’uomo è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. Sequestrato il mezzo per verifiche tecniche; attesa l’autopsia per chiarire le cause esatte del decesso.

Bimba morta nell’incidente sulla A5

C’è una svolta nelle indagini per la morte della piccola Lucia, la bimba di appena tre mesi che ha perso la vita nell’incidente sull’autostrada A5, all’altezza di Volpiano, nella notte fra sabato e domenica scorsa. La procura di Ivrea ha  iscritto nel registro degli indagati il conducente del furgone che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe tamponato la Fiat 500X su cui viaggiavano la piccola e la madre, entrambe residenti a Quincinetto.

La dinamica dello schianto

Secondo quanto emerso dalle indagini, la vettura — dopo il presunto urto con il furgone — avrebbe deviato la propria traiettoria finendo contro le barriere di cemento poste al centro della carreggiata. L’impatto ha provocato il violento sbalzo all’esterno dell’abitacolo del seggiolino con la neonata, che sarebbe poi stata travolta da un’altra auto in transito. Proprio il passaggio di questa terza vettura ha reso la dinamica particolarmente complessa da ricostruire, e gli accertamenti restano tuttora in corso.

Decisive le testimonianze degli altri automobilisti

A contribuire all’identificazione del furgone sono state le testimonianze di due automobilisti che, transitando nei pressi del punto del sinistro, avrebbero notato la sequenza degli eventi. Le loro dichiarazioni hanno permesso agli investigatori di individuare il mezzo, ora posto sotto sequestro per ulteriori verifiche sulla carrozzeria.

Interrogato l’autista del furgone

L’autista — indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso — ha respinto le accuse. L’uomo, alla guida di un mezzo intestato alla ditta per cui lavora, avrebbe inizialmente spiegato al proprio titolare che i segni sulla carrozzeria fossero dovuti all’urto con un animale. La stessa versione è stata poi ripetuta agli inquirenti durante le dichiarazioni spontanee, alle quali avrebbe aggiunto un’ulteriore ricostruzione: quella di essersi fermato dopo aver colpito “qualcosa di lieve”, senza rendersi conto della gravità dell’accaduto. Un racconto che, secondo gli investigatori, presenta elementi non coerenti e che sarà verificato alla luce delle prove tecniche e testimoniali.

Proseguono le indagini

Parallelamente  la Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della bimba, che verrà effettuata nei prossimi giorni. L’esame dovrà stabilire se il decesso sia stato causato direttamente dall’investimento oppure se la piccola fosse già priva di vita dopo essere stata sbalzata fuori dall’auto.

Un altro nodo da sciogliere riguarda il seggiolino di sicurezza: gli inquirenti stanno verificando se fosse stato correttamente fissato al sedile o se un eventuale errato aggancio abbia contribuito al tragico epilogo.