Mathi, il busto di Giacomo Bosso gettato tra i rifiuti

Villa Bosso fu acquistata dall'Amministrazione dell'ex sindaco Crispino Caudera. La proposta? "Metterci dentro la biblioteca".

Mathi, il busto di Giacomo Bosso gettato tra i rifiuti
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Mathi, il busto di Giacomo Bosso gettato tra i rifiuti.

Mathi, il busto di Giacomo Bosso gettato tra i rifiuti

Il busto raffigurante Giacomo Bosso gettato tra i rifiuti. Lo ha scoperto ieri (giovedì 29 madzo) un mathiese. Mentre si recava dal medico presso l'ambulatorio di Villa Bosso. Era in mezzo ai bidoni dell'immondizia. Gettato senza alcun rispetto. Sottratto dalla villa. Tra i commenti di sdegno lasciati sui social network c'è anche chi parla di quella statua lasciata incustodita in una stanza della villa. Poco sicura. Decisamente una location non ottimale per un busto dedicato ad un personaggio illustre del paese. Basta pensare alla Cartiera Giacomo Bosso, ora Ahlstrom.

Dal busto gettato alla polemica circa la villa... troppo "privata"

A quanto pare il busto non valorizzato come si dovrebbe è roba vecchia. Quando, un sindaco, il paese, lo aveva ancora. Ma quello che fa imbestialire i mathiesi è Villa Bosso. Quando fu acquistata dal Comune furono spesi molti soldi. Pubblici. Le polemiche delle allora min0ranze erano indirizzate verso l'esoso costo e cosa, effettivamente, si sarebbe fatto in quella bellissima struttura. Che oggi ospita l'ambulatorio medico. Che qualche giorno all'anno viene aperta per ospitare eventi. Che, dopo anni, finalmente si può ammirare dal di fuori. Perchè al posto del muro è stata realizzata una cancellata.

Poteva ospitare la biblioteca

I mathiesi polemizzano verso una Villa troppo "chiusa". Verso un parco che ha bisogno di cure. Nei confronti di una struttura dove, i cittadini, ci vedrebbero bene la biblioteca. Può essere un consiglio per le liste che si presenteranno alle prossime elezioni. Ovvero quello di aprire di più i cancelli di Villa Bosso e lasciare, quindi, che i mathiesi ne usufruiscano. In merito al busto di Bosso, ora occorre prenderlo, ripulirlo e dargli una giusta collocazione. Ovvero, il rispetto che merita.

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