Marchio ribelle Nicolai Lilin a Cuorgnè (VIDEO)

Presentato nella chiesa della Trinità il libro spin off del romanzo d'esordio Educazione siberiana.

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Marchio ribelle l'ultimo libro di Nicolai Lilin presentato venerdì sera a Cuorgnè.

Marchio ribelle

Il marchio ribelle è il titolo dell'ultimo romanzo dello scrittore russo, naturalizzato italiano, Nicolai Lilin. Il libro è stato presentato venerdì sera, 30 marzo, nella chiesa della Trinità a Cuorgnè. La serata culturale è stata organizzata dall'associazione dei Paracadutisti del Canavese (In foto un'immagine della serata scattata dall'Associazione guidata dal presidente Pietro Borghesio).

Un ospite d'eccezione

Lo scrittore Nicolai Lilin non ha solo presentato il suo ultimo libro, spin - off del  romanzo d'esordio L'educazione siberiana, celebre anche per la trasposizione cinematografica del regista Gabriele Salvatores. Parafrasando il titolo stesso del libro, dove i tatuaggi - una sorta di "codice siberiano" sono una chiave di lettura in una realtà complessa - ha raccontato non meno la storia dei suoi "marchi ribelli". Quelli che ha lui stesso "scolpito" sulla sua pelle, copertina e pagine della sua vita. Dove intinge l'inchiostro - come ha detto citando Dostoevskij - della penna per tracciare le sue storie, ancora una volta caratterizzate da una forte matrice autobiografica.

I tatuaggi chiave di lettura

Non si tratta di segni "estetici", bensì di simboli quasi impressi "a fuoco" sulla pelle. Proprio come accade nelle vita quando ognuno di noi viene messo a dura prova, uscendone poi con le proprie cicatrici. Ripercorrendole con l'inchiostro del tatuaggio, nonché descrivendole nelle pagine del libro, assumo così una forma. Ma soprattutto un  significato profondo e nei propri archetipi - non solo quelli della "criminalità onesta" già descritta nel romanzo d'esordio  - un linguaggio quasi universale.

Le armi e la violenza

Sullo sfondo del romanzo si tratteggia una realtà violenta, denuncia in questo caso al traffico di droga avvenuto negli anni '90. Soprattutto in quelle regioni dell'ex Unione Sovietica, lasciando dietro di sé una scia di sangue e di vittime, volenti o nolenti risucchiate in quel sistema. Perché quando si cresce in un contesto di periferia, in piena guerra civile, la violenza stessa diventa quasi una normalità. Non se ne conosce una diversa da quella. Il marchio ribelle assume così una via salvifica: la ribellione da quel sistema.

Ospite anche Gianmattia Molina

Nel corso della serata è stata anche presentata una carabina realizzata da Lilin insieme a Gianmattia Molina. Si tratta di un'arma già impiegata in alcune gare sportive. Nel corso di una competizione ha anche registrato un record nel tiro da 800 metri.

 

 

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