Don Diego Goso deve curarsi: ecco la lettera scritta ai suoi parrocchiani prima di partire
La destinazione è Sanremo
La destinazione è Sanremo
ROCCA-LEVONE-BARBANIA-FRONT. Don Diego Goso costretto a lasciare le sue parrocchie a causa di problemi di salute. La necessità di curarsi in una zona dove il clima è più temperato e maggiormente idoneo a farlo tornare in piena forma. Ecco la lettera indirizzata ai suoi parrocchiani.
Carissimi Parrocchiani,
Nella settimana scorsa ho convocato i nostri Consigli Pastorali per comunicare quanto adesso posso trasmettere anche a tutti Voi. Alla fine di giugno ho iniziato a patire di una complicazione polmonare non grave ma alquanto fastidiosa per un tenore di vita confacente ad una persona ancora giovane. Dopo le verifiche mediche necessarie ho presentato la questione all’Arcivescovo che paternamente mi ha ricordato: “la salute è la prima cosa di cui ti devi occupare adesso. Per cui ti chiedo di fermarti”. Con tutto il dispiacere che la cosa mi provoca non posso però che essere d’accordo e quindi grato a Lui per il supporto che mi sta fornendo. I medici da me si aspettano tre cose: la terapia farmacologica, Il vivere in un clima temperato, cosa che le nostre belle terre con l’inverno in arrivo non possono purtroppo offrire. Un ritmo di vita di riposo e tranquillità che il carico delle quattro parrocchie non sempre permette. Contando sull’amicizia del Vescovo di Sanremo mi trasferirò a partire dal 21 novembrepresso la Sua Diocesi per iniziare quanto richiesto dai dottori. Il periodo sufficiente alla piena ripresa della salute non è attualmente definibile per cui con l’Arcivescovo abbiamo concordato della necessità di interrompere il mio servizio presso le Nostre Comunità e permettere la cura pastorale delle stesse nelle modalità e sotto la guida delle persone che vi saranno presto presentate. Con me vengono Luca e Martina, insieme ai piccoli Vittorio e Matilde, per mantenere fede alla loro promessa di occuparsi di me, soprattutto nei momenti – come questo – dove mi è davvero necessario. Non mi perdo in considerazione di dispiacere come quelle dei tanti progetti ancora in cantiere e dei programmi che avevamo per continuare la crescita serena delle parrocchie della Valmalone. Sono ancora di più le situazioni di dolore che si erano appoggiate con fiducia a me che mi dispiace di dover tradire nelle loro speranze e nell’amicizia. Sono soprattutto i nostri giovani e ragazzi con cui ho condiviso tre anni e mezzo stupendi a lasciarmi molto amaro in bocca nel dovermi separare da loro. Ma allo stesso tempo accetto con fede la prova che la Vita mi mette davanti di non considerarsi necessari: la Chiesa sempre si rigenera con nuovi figli e nuove opportunità, come quelle che vivrete voi nei prossimi tempi. Spero di essere stato un bravo Parroco in questi pochi anni. Ho cercato di dire sì a tutti, ho cercato di non conservarmi, ho provato a far coesistere situazioni difficili finchè ne sono stato in grado. Chiedo scusa a chi non avesse notato questo e per tutte le volte in cui il Vangelo ha avuto un freno a causa della mia persona. Vorrei salutarvi uno per uno per benedirvi e invitarvi ancora una volta ad amare le nostre parrocchie almeno come le ho amate io. È stato un onore potervi servire. Cerco di ricambiarlo ancora continuando a pregare per Voi e invocando la benedizione su di Voi, della Vergine Consolata e Assunta in Cielo, di San Giuliano, di San Giacomo e Santa Maria Maddalena.
Con affetto e amore pastorale,
Don Diego Goso