Incontro Alta Velocità: il Sindaco di Novara e le associazioni Identità Comune e Sempre Avanti chiedono con un documento congiunto la realizzazione sull’Alta Velocità delle stazioni a Chivasso (Porta Canavese-Monferrato) e a Novara.
Incontro Alta Velocità
Si è svolto lo scorso venerdì 27 aprile a Novara l’incontro fra il Sindaco Alessandro Canelli e il rappresentante delle associazioni chivassesi Identità Comune e Sempre Avanti, Tomas Carini. I due hanno sottolineato l’importanza fondamentale dell’alta velocità per i territori sulla Torino-Milano in ambito turistico e sopratuttto economico.
Durante l’incontro è emerso come i nodi di Chivasso e di Novara siano i punti naturali per una fermata dell’alta velocità, perché densamente popolati e già connessi col sistema ferroviario: a Chivasso convergono infatti le linee da Valle d’Aosta, Canavese e Monferrato, mentre a Novara quelle da Biella, Vercelli e dal resto del Piemonte orientale.
Perchè due stazioni a Chivasso e Novara
Comune e associazioni hanno sottoscritto i seguenti punti comuni di programma, per una revisione del progetto territoriale dell’Alta Velocità da portare in Regione e a tutti gli interlocutori interessati.
- La linea alta velocità TO-MI è funzionale al territorio che attraversa solo se si prevedono due fermate nei nodi principali (Chivasso e Novara) che permettono l’integrazione tra linea AV e ferrovie regionali con i relativi bacini.
- Un’unica stazione intermedia (Santhià, Carisio o Balocco) è inefficace perché non intercetta le linee che confluiscono su Chivasso e Novara.
- Le stazioni AV a Chivasso e Novara sono propedeutiche per collegamenti interregionali che usino la linea AV fino al raccordo Vercellese Ovest, finora inutilizzato, passino sulla linea storica per servire Santhià e Vercelli e rientrino a Novara sulla linea AV con un raccordo già progettato: così si libera la linea storica nei tratti Torino-Chivasso e Novara-Milano per un servizio metropolitano ogni 15 minuti e senza più interferenze fra traffico locale e quello veloce.
- Le due stazioni non “snaturano” l’Alta Velocità perché la linea è oggi sottoutilizzata (70 treni contro i 300 previsti) e gli esempi stranieri e italiani provano che le stazioni in linea non intaccano né velocità commerciale né frequenza dei treni.
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Verso la realizzazione del progetto
Da questi punti parte la richiesta a Regione Piemonte e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di procedere con lo studio di fattibilità per arrivare in tempi rapidi alla realizzazione delle due stazioni.