Abuso edilizio nel Parco, dura sentenza di primo grado
L'episodio a Ronco Canavese: prevista pure un'amenda da 39 mila euro

Abuso edilizio nel Parco, dura sentenza di primo grado per i trasgressori.
Abuso edilizio nel Parco, dura sentenza di primo grado
La sentenza di primo grado è di tutto rispetto. Ammenda di 39.000 euro, oltre a due mesi e 10 giorni di arresto, il pagamento delle spese processuali e alla demolizione delle opere abusive. E' quanto deciso dal Tribunale d'Ivrea nei confronti di chi ha realizzato lavori nel Parco del Gran Paradiso. L'episodio si è registrato a Ronco Canavese.
Le opere sono state realizzate a Ronco Canavese
I lavori edilizi sono stati realizzati in zona sottoposta a vincolo ambientale. Per di più, in assenza del nullaosta dell’Ente Parco e del permesso a costruire. L’abuso riguarda interventi di manutenzione straordinaria e la costruzione ex novo di un terrazzo su un immobile. Opere realizzate senza permesso, nulla-osta e autorizzazione paesaggistica.
Decisive le indagini dei guardaparco della Valle
Le attività di polizia giudiziaria e di indagine svolte dai guardaparco della Valle Soana hanno portato alla condanna penale dei trasgressori. Inoltre, è previsto ripristino dello stato dei luoghi antecedente all’inizio dei lavori. La magistratura ha confermato che la mancata richiesta di nullaosta all’Ente Parco rappresenta un illecito di natura penale.