Valli. In Italia il Turismo Ambientale rischia di chiudere a causa delle nuove norme approvate al Senato ed al vaglio della Camera dei Deputati con supertasse per gli operatori e dunque per il turista il quale, in Italia, invece di essere premiato con la valorizzazione del territorio e con una promozione capillare del Paese, sarà supertassato per poter ammirare lo straordinario patrimonio naturalistico.
“In Italia il Turismo Ambientale rischia di chiudere a causa delle nuove norme approvate al Senato ed al vaglio della Camera dei Deputati con supertasse per gli operatori e dunque per il turista il quale, in Italia, invece di essere premiato con la valorizzazione del territorio e con una promozione capillare del Paese, sarà supertassato per poter ammirare lo straordinario patrimonio naturalistico. Le conseguenze saranno gravi perché rischierà di collassare l’intero impianto occupazionale del settore turistico-ambientale. Si tratta di norme delle quali l’Italia non ha bisogno”. Lo ha denunciato Stefano Spinetti, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Italiane. “Quanto sta per passare in Parlamento in materia di servizi turistici va assolutamente contro l’occupazione e la liberalizzazione del mercato. Esprimiamo piena perplessità in merito alle modifiche alla legge 394/91, già approvate al Senato e adesso al vaglio della Camera dei Deputati per l’approvazione finale. Tali modifiche rischiano di produrre effetti pericolosi – ha proseguito - e incontrollabili favorendo invece la disoccupazione e non l’occupazione. Molto positiva la parte della legge riguardante la politica di rilancio e di gestione dei Parchi. Il rischio però è che potremmo assistere ad un proliferare di finto associazionismo nei servizi turistici, settore che non ha assolutamente bisogno di volontariato ma che invece necessita di professionisti. Si rischia anche una supertassazione del turista. Una enorme assurdità che provocherà sicuramente problemi e contenziosi a non finire tipo la famosa scena di Totò che, nel tentativo di vendere la fontana di Trevi a un americano, chiede soldi ad ogni turista che la fotografi! Come si fa a scrivere una norma del genere senza dettagliarla meglio, cioè senza definire campi e criteri di applicazione, importi minimi e massimi? Saremo sull’orlo di infiniti contenziosi pericolosissimi per l’economia ed il turismo tutto e senza senso”. “Ogni anno, solo AIGAE, conduce in Italia ben 3 milioni e 400.000 turisti. Queste norme daranno un colpo letale al Turismo Ambientale che invece è in crescita. Gli operatori turistici – ha continuato Spinetti – saranno costretti a versare somme per poter rendere Servizi Ecosistemici e servizi ricreativi legati al turismo ambientale, paesaggistico e culturale, nonché servizi educativi concernenti il capitale naturale. Assisteremo alla morte dell'operatore privato. Inoltre è grave che invece la norma attualmente esistente sul titolo di "guida parco" da tempo confusa, priva di ogni dettaglio utile alla comprensione, che ha generato negli anni le più fantasiose interpretazioni molto spesso di comodo, sia rimasta invariata. Siamo dinanzi ad una norma superata, obsoleta e riteniamo che la norma in questione sia bisognosa di una maggiore articolazione che la interpreti e la definisca meglio, che ne stabilisca regole, competenze, formazione, modalità e caratteristiche, per poter diventare, questa si, una vera opportunità per lo sviluppo e l'occupazione delle aree protette. In Italia per una seria, efficace politica di sviluppo di promozione turistica e dell’occupazione nelle aree protette, abbiamo bisogno di norme chiare e precise, che siano di facile interpretazione ed applicazione, senza generare equivoci. Invece adesso si penserà a tassare sempre più il turista che vorrà ammirare le nostre bellezze naturalistiche invece di premiarlo con la valorizzazione del territorio ed una promozione reale e capillare del Paese”.