I carabinieri a scuola per parlare di bullismo
Nella mattinata di oggi gli uomini dell'Arma hanno incontrato a Banchette 150 alunni delle medie. E' stata l'occasione per parlare di bullismo, di cyberbullismo e dei pericoli ad essi riconducibili
Nella mattinata di oggi gli uomini dell'Arma hanno incontrato a Banchette 150 alunni delle medie. E' stata l'occasione per parlare di bullismo, di cyberbullismo e dei pericoli ad essi riconducibili
Questa mattina i carabinieri hanno incontrato 150 alunni della Scuola Media “Pertini” di Banchette per una lezione diversa dal solito, utile a divulgare preziosi consigli per mettere in guardia i giovani studenti dai pericoli correlati al bullismo ed al cyberbullismo. In occasione del “Safer Internet Day”, giornata mondiale per la sicurezza in rete celebrata lo scorso 7 febbraio, l’Assessorato alla cultura ed alla pubblica istruzione del Comune di Banchette ha infatti organizzato un incontro per sensibilizzare i giovani studenti sui rischi derivanti da un uso superficiale e sregolato del web e sulle conseguenze che ne possono derivare anche sul piano legale. Dopo i saluti del sindaco e del vice-sindaco di Banchette, la dottoressa Marita Ceretto, esperta in informatica, ha parlato delle insidie – spesso sottovalutate – che si nascondono nel web e di come queste possono favorire episodi di bullismo Il comandante della Compagnia Carabinieri di Ivrea ed il comandante della Stazione di Ivrea hanno quindi illustrato ai ragazzi le conseguenze sul piano penale, civilistico ed amministrativo dei comportamenti che caratterizzano il bullismo ed il cyberbullismo, evidenziando quanto sia importante essere consapevoli di tali conseguenze, per non ritrovarsi potenziali vittime o autori di veri e propri reati come la diffamazione, lo stalking, le lesioni personali, la pedopornografia e così via. L’incontro si è concluso con un imperativo rivolto a tutti gli studenti, che potrebbero trovarsi a subire atti di bullismo o semplicemente ad esserne testimoni: parlarne. Con insegnanti, genitori, amici, forze dell’ordine, è importante parlarne subito per liberarsi da ogni tipo di oppressione.