Omicidio dei Murazzi: interrogato per ore ma è un mitomane
Forse l'analisi del suo cellulare potrebbe far emergere dettagli importanti.
Omicidio dei Murazzi, si va verso la svolta? Così è sembrato ieri, venerdì 15 marzo, ma alla fine di un lungo interrogatorio gli inquirenti hanno compreso che si trattava di un mitomane.
Omicidio dei Murazzi
Come riportano i colleghi de La Nuova Periferia, nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 15 marzo 2019, un uomo si è era presentato in caserma dicendo di essere il killer di Stefano Leo, il giovane ucciso in pieno centro a Torino tre settimane fa. Una svolta decisiva quindi per l’omicidio dei Murazzi.
L’interrogatorio
L’uomo è stato sottoposto ad un interrogatorio, ma man mano che trascorrevano le ore gli investigatori si rendevano conto dell’inaffidabilità della persona che avevano di fronte. A dar conferma che si trattava di un mitomane sono stati gli stessi familiari dell’uomo che si era presentato spontaneamente nella caserma di via Valfrè a Torino. L’uomo è uscito dalla caserma intorno all’una di notte.
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