Multa da 5 mila euro ai falsi commercianti

SAN MAURIZIO CANAVESE - Sono due coetanei  italiani di 43 anni i commercianti abusivi individuati nel corso di un blitz contro il commercio (abusivo) attuato dalla tenenza della Guardia di Finanza  di Lanzo Torinese che, come noto, opera  su 43 comuni delle Valli di Lanzo e del Ciriacese. Si tratta di S.F. e F.G. che gli uomini diretti dal luogotenente Michele Veneziano, da qualche mese al comando della Tenenza, hanno sorpreso mentre  in assenza della prescritta licenza  per il commercio ambulante erano intenti alla vendita di prodotti ortofrutticoli  in due diversi luoghi del territorio del comune di San Maurizio Canavese lungo la strada Provinciale 2.

Multa da 5 mila euro ai falsi commercianti
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SAN MAURIZIO CANAVESE - Sono due coetanei  italiani di 43 anni i commercianti abusivi individuati nel corso di un blitz contro il commercio (abusivo) attuato dalla tenenza della Guardia di Finanza  di Lanzo Torinese che, come noto, opera  su 43 comuni delle Valli di Lanzo e del Ciriacese. Si tratta di S.F. e F.G. che gli uomini diretti dal luogotenente Michele Veneziano, da qualche mese al comando della Tenenza, hanno sorpreso mentre  in assenza della prescritta licenza  per il commercio ambulante erano intenti alla vendita di prodotti ortofrutticoli  in due diversi luoghi del territorio del comune di San Maurizio Canavese lungo la strada Provinciale 2.

SAN MAURIZIO CANAVESE - Sono due coetanei  italiani di 43 anni i commercianti abusivi individuati nel corso di un blitz contro il commercio (abusivo) attuato dalla tenenza della Guardia di Finanza  di Lanzo Torinese che, come noto, opera  su 43 comuni delle Valli di Lanzo e del Ciriacese. Si tratta di S.F. e F.G. che gli uomini diretti dal luogotenente Michele Veneziano, da qualche mese al comando della Tenenza, hanno sorpreso mentre  in assenza della prescritta licenza  per il commercio ambulante erano intenti alla vendita di prodotti ortofrutticoli  in due diversi luoghi del territorio del comune di San Maurizio Canavese lungo la strada Provinciale 2. Un’affinità  non solo anagrafica  quella dei due abusivi che, una volta identificati  dai finanzieri, hanno cercato di tergiversare fornendo un quadro  relativo alla loro posizione  rivelatosi  poi non veritiero. Entrambi, infatti,  già noto alla forze di polizia,  nel maldestro tentativo di evitare  il sequestro  delle merci  e dei mezzi  utilizzati per l’attività abusiva hanno raccontato  ai finanzieri di essere titolari di un’autorizzazione  alla vendita ambulante ma di averla  smarrita. Uno dei due, in particolare, a sostegno  della versione che poi avrebbe  raccontato  in caserma si è dapprima recato presso  una locale stazione dei  carabinieri  dove ha formalizzato una denuncia di smarrimento di una licenza  di commercio in realtà mai conseguita. Gli accertamenti compiuti dalle Fiamme Gialle  lanzesi però hanno fatto emergere  il tentativo  d’inganno  e i due oltre a ricevere  la contestazione  per la violazione  amministrativa relativa al commercio abusivo, che prevede una sanzione pari a 5.164,00 euro ciascuno, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. Entrambi, in particolare, sono stati ritenuti  responsabili  di aver commesso il reato previsto  e punito  dall’articolo 495 del codice penale (false dichiarazioni a un pubblico ufficiale che prevede la reclusione  da  1 a 6 anni) mentre  al più fantasioso che si è anche recato a sporgere denuncia ai carabinieri è stato contestato  anche l’articolo 483 del codice penale (falsità ideologica commessa da un privato in atto pubblico, punita con la reclusione fino a  due anni). I finanzieri sono fortemente impegnati nel contrasto  a qualsiasi forma  illegale di commercio.

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