Pont, per il giovane evaso si aprono le porte del carcere
Sono di nuovo scattate le manette per il 20enne di origine marocchina protagonista di altri episodi di cronaca, l'ultimo solo la settimana scorsa
Sono di nuovo scattate le manette per il 20enne di origine marocchina protagonista di altri episodi di cronaca, l'ultimo solo la settimana scorsa
Si sono aperte le porte del carcere eporediese per K.M., il giovane marocchino di 20 anni protagonista di una serie di episodi che già lo avevano portato alla ribalta, più volte, della cronaca locale. Il 10 maggio i carabinieri di Pont erano intervenuti, su segnalazione di un privato cittadino, che aveva notato la presenza di un individuo col volto in parte travisato da un cappuccio, che stazionava nei pressi del cimitero con fare sospetto, per poi allontanarsi in direzione della stazione ferroviaria. Giunti sul posto, i militari avevano individuato il giovane, che alla loro vista si era dato alla fuga, nascondendosi in un capannone abbandonato e poi salendo sul tetto di un vagone in disuso. Circondato dai militari, si era alla fine consegnato ad essi, che lo avevano condotto in caserma dove era stato arrestato in flagranza di reato per evasione. Dopo la convalida, era stato sottoposto agli arresti domiciliari, ma giovedì pomeriggio per K.M. sono di nuovo scattate le manette e ad arrestarlo sono stati di nuovo i carabinieri pontesi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ivrea, su richiesta della locale Procura, in conseguenza dell’evasione del 10 maggio.