Otto Marzo

Gancia (Lega): "Un giorno da dedicare a chi lotta contro il virus"

L'europarlamentare ringrazia le tante infermiere in servizio in questi giorni

Gancia (Lega): "Un giorno da dedicare a chi lotta contro il virus"
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Gancia (Lega): "Un giorno da dedicare a chi lotta contro il virus: 7 infermiere su 10 sono donne. A loro va il mio riconoscimento".

Gancia (Lega)

Anche l'europarlamentare della Lega Gianna Gancia ha voluto ringraziare, in occasione dell'Otto Marzo, le tante donne che stanno lottando contro il virus. "Il valore di oltre 320.000 infermiere - si legge nel comunicato - che, dallo scorso 21 febbraio, sono le eroiche protagoniste della prima trincea, la più importante dal punto di vista umano oltre che dell'impegno professionale condiviso con medici e volontari, da cui si sta combattendo la lotta al coronavirus".

Una battaglia in corsia

"La loro battaglia e il loro sacrificio - sottolinea l'europarlamentare - è quello che si svolge lungo le corsie degli ospedali dove le richieste - oramai infinite - di aiuto e di ricovero stanno obbligando il personale sanitario a turni imprevisti e continuativi, tenendolo forzosamente lontano dagli affetti familiari e sottoponendolo a rischi, in molti casi, per la sicurezza degli stessi operatori e delle operatrici chiamate a loro volta a occuparsi in via esclusiva della salute di quanti si presentano nei nosocomi e nei centri medici. Aspetti che fino al 20 gennaio sembravano a tutti scontati, ma che l'emergenza dell'epidemia in atto ha fatto riaffiorare in tutta la loro valenza che si avvicina fino a corrispondere a un eroismo spontaneo, non ricercato e per questo ancora più meritorio e meritevole".

La vita delle infermiere

"In Italia le donne che hanno scelto la professione e missione infermieristica - conclude Gianna Gancia - rappresentano il 70 per cento del totale, ma di loro si è parlato, nella grande maggioranza dei casi, a seguito di episodi di violenze e aggressioni, fisiche o verbali, subite durante il lavoro nei pronto soccorso e nelle corsie.
È assolutamente decisivo e vitale che il governo e la Commissione Europea, nel negoziare la misura finanziaria - la più ampia possibile - in cui dovranno essere applicate le clausole di flessibilità e di eccezionalità, dedichino un rilievo specifico a questi autentici "angeli in camice bianco" affinché non si debbano mai più leggere parole come precariato, inadeguatezza salariale, esposizione a violenza o malattia nell'ospedale che è il loro luogo di lavoro".

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