Scuole chiuse il punto della situazione dal preside Morgando
Conta 11 plessi, 1400 studenti dall'infanzia alle medie
Scuole chiuse il punto della situazione dal preside Morgando.
Scuole chiuse
Sulle scuole chiuse fino al 3 aprile con ripresa da lunedì 6 ma il personale continua a essere in servizio. Fa il punto della situazione il Dirigente Scolastico Federico Morgando alla guida dell'IC Castellamonte (11 plessi, 1400 studenti dall'infanzia alle medie).
Le dichiarazioni
«La sospensione delle lezioni al tempo del Coronavirus è una gravissima emergenza. La nostra preoccupazione, oltre alla primaria esigenza di garantire la salute e evitare il contagio del personale della scuola e allievi quando rientreranno, è quella di garantire il diritto all'istruzione per tutti i nostri alunni». Arriva la didattica a distanza. «In questi frangenti stiamo lavorando per far fronte al meglio alla situazione di emergenza e in continua evoluzione (bozze, proposte, atti definitivi...) senza dimenticare le attività propedeutiche per il prossimo anno scolastico per il quale si sono da poco chiuse le iscrizioni e per il quale stiamo organizzando le classi e le sezioni. Ci siamo attivati e continuiamo ad impegnarci per le varie forme di didattica a distanza realizzabili a seconda dell’utenza, come l'utilizzo del registro elettronico che permette di inserire lezioni e compiti facilmente usufruibili collegandosi da casa al sito della scuola. Con l’applicazione class room di google alcuni docenti poi hanno registrato video con lezioni per essere ancora più diretti con i propri alunni. Inoltre i libri di testo già prevedono una parte utilizzabile on-line».
Segreteria aperta
A Castellamonte, la presidenza e gli uffici di segreteria rimangono aperti nel rispetto delle norme sulla sicurezza, con ingressi contingentati al pubblico solo su appuntamento, il sito web viene giornalmente più volte aggiornato. «In questa fase di igienificazione dei locali e pulizia approfondita della scuola devo sottolineare il prezioso lavoro dei collaboratori scolastici, i bidelli tanto per intenderci, di cui poco si parla – spiega Morgando - Un’altra figura che è giusto ricordare è quella degli educatori che dipendono da cooperative di servizi e sono preziosi per la scuola e soprattutto per quegli alunni che hanno "bisogni educativi speciali", in questo momento non possono svolgere il proprio lavoro essendo chiuse le scuole e nel contempo non recepiscono alcuna retribuzione. Mi auguro che si trovi al più presto una soluzione per queste famiglie che hanno bambini con diritto all'assistenza educativa, perché possa esserci anche per loro una didattica a distanza "personalizzata" con il sostegno degli educatori che potrebbero, qualora le famiglie lo volessero, svolgere il loro servizio direttamente a casa degli allievi con grande efficacia e sempre nel rispetto della normativa vigente. Mi sto muovendo per verificare se questa proposta è fattibile e può essere accolta. Auspico la collaborazione degli assessori al sociale dei comuni di riferimento. Voglio ringraziare tutti quei docenti che anche da remoto (casa), danno la propria disponibilità per far si che la didattica a distanza possa attuarsi, utilizzando i propri mezzi e dimostrando impegno e professionalità. Ringrazio ancora le famiglie per la collaborazione e comprensione che dimostrano».