Cuorgnè

Simone Paris, il creativo in campo per battere il Covid-19

Tramite l’associazione locale “FabLab”

Simone Paris, il creativo in campo per  battere il Covid-19
Pubblicato:
Simone Paris, il giovane «creativo» cuorgnatese  sceso in campo per aiutare a battere il Covid-19

Simone Paris

Gli aiuti per affrontare il coronavirus arrivano anche dal Canavese grazie a giovani brillanti come Simone Paris, ingegnere cuorgnatese di 32 anni. Con la sua stampante 3D ha cominciato a produrre adattatori per maschere respiratorie d’emergenza da destinare alle strutture ospedaliere di Brescia tramite l’associazione locale “FabLab”. Il ragazzo si è diplomato geometra all’Istituto XXV Aprile di Cuorgnè nel 2007, successivamente si è specializzato come geometra di cantiere e poi, lavorando contemporaneamente, si è laureato come ingegnere civile ed ha iniziato a dedicarsi a questo campo, mentre nel tempo libero è il vicepresidente della ludoteca no profit rivarolese “Doppio Uno”, un punto di incontro per i ragazzi canavesani che amano i giochi da tavolo e di ruolo.

La sua storia

«Dopo varie consulenze ambientali ed esperienze lavorative in studi di ingegneria, a luglio ho deciso di rimettermi in gioco e puntare su un’attività di prototipazione e stampa 3D. Al momento sto perfezionando le ultime cose per avviare la mia attività e proprio così sono venuto a sapere della richiesta d’aiuto dell’associazione bresciana “FabLab” in cui si chiedevano valvole per maschere respiratorie C-PAP. Dato che sono iscritto a molti gruppi online dedicati alla stampa 3D ho visto il progetto dell’azienda Isinnova: il progetto della valvola Charlotte, perfezionato per essere compatibile con le maschere da snorkeling comunemente vendute presso i magazzini di articoli sportivi, è stato messo a disposizione per poter essere condiviso e poter dare una mano su larga scala alle strutture ospedaliere carenti di maschere respiratorie d’emergenza. Dopo aver preso contatto con l’associazione bresciana, nella notte tra domenica e lunedì ho cominciato a stampare le prime valvole, che sono di facile realizzazione per chi possiede una stampante 3D e sono prodotte con una plastica biodegradabile ricavata dalle fibre di mais. Successivamente ho testato la maschera respiratoria riadattata, dato che ho a casa la maschera da snorkeling su cui è stata perfezionata la valvola, e il risultato ottenuto è stato quello sperato. Ho inviato le prime dieci valvole prodotte e, se ce ne sarà bisogno, continuerò volentieri la produzione per poter dare il mio contributo in questo momento così difficile per tutti».

Il progetto

Per il momento  non pensa ancora ad una produzione in ambito medico, perché la sua attività é ancora agli albori: «Sto lavorando con la stampante 3D, ma sto anche portando avanti un progetto di doposcuola per aiutare nei compiti gli studenti delle scuole medie e superiori. Al momento la mia priorità è quella di far partire questo progetto, per cui sono in contatto con il Comune di Rivarolo Canavese, poi, come seconda attività, vorrei dedicarmi alla prototipazione con stampa 3D. Sicuramente, dopo l’avvio del mio progetto primario, porterò avanti anche questa idea, sperando  di poter nuovamente contribuire a qualche buona causa». Un plauso particolare a Simone è arrivato dal sindaco di Cuorgnè, Giuseppe Pezzetto: «Orgoglioso che l’innovazione e la creatività di un giovane cuorgnatese possa essere concretamente utile anche in una situazione complicata come quella che stiamo vivendo».
Seguici sui nostri canali