Mountain bike, anche la giovane promessa Gioele De Cosmo si allena a casa
La sua stagione era iniziata con un ottimo ottavo posto in Portogallo.
Mountain bike, anche la giovane promessa Gioele De Cosmo si allena a casa in attesa di sapere quando potrà tornare ad allenarsi sulla sua bici all'aria aperta.
Gioele De Cosmo si allena a casa
Un anno impegnativo, dove fare esperienza e «capire» la nuova categoria, quella al top a livello nazionale ed internazionale. E’ quello che dovrebbe attendere Gioele De Cosmo, il giovane campione di mountain bike che vive a Mappano. Naturalmente il condizionale è d’obbligo, perché per ora di pedalare e gareggiare in Italia e nel mondo non se ne parla. Il Coronavirus, pandemia che di fatto ha bloccato tutto il mondo dello sport, infatti ha costretto al «congelamento» dell’annata agonistica 2020, che per altro per il giovane campione delle due ruote ed i suoi compagni di squadra era iniziata in Spagna, prima con la preparazione e poi con l’esordio ufficiale nella classe Elite.
2020 iniziato alla grande
«Per ora non posso che accontentarmi di lavorare sui rulli o a livello fisico per quanto lo stare in casa mi possa concedere - dice Gioele - Adesso più che pensare a quando tornare a gareggiare, quello che è il pensiero fisso è quando sarà possibile anche solo uscire per fare una passeggiata ed una pedalata all’aria aperta!» Portacolori della Treck Pirelli, compagine di primo livello, De Cosmo ha iniziato il 2020 con un ottavo posto in Portogallo, ad inizio marzo: «Un riscontro in linea con le aspettative - dice - visti i carichi di lavoro e soprattutto il fatto che sono partito anche dietro nella griglia, essendo alla prima uscita nella nuova categoria. Nel complesso, un risultato soddisfacente». Poi, da quel momento tutti stoppati, in attesa di capire cosa accadrà in futuro: «Non resta che attendere e comprendere quanto sta capitando, consci che il momento è alquanto delicato. Poi, quando avremo chiaro ciò che ci aspetta, ripartiremo».
Stagione passata da incorniciare
De Cosmo arriva da un 2019 eccezionale: «E’ stata davvero una grande annata - conferma - In primis, per aver vestito quella maglia tricolore che credo ognuno di noi, da bambino, vorrebbe almeno una volta indossare. E’ stata un’emozione grandissima. Dopo un 2018 difficile, dove gli infortuni mi hanno rallentato molto, devo dire che quello che mi ha dato la carica è stata la voglia di confermare il mio valore. Avevo “fame” di vittorie e questo status mi ha portato a fare bene. Sono pure orgoglioso di aver portato in alto i colori della nazionale (per due volte nella top ten, sia nell’Europeo che nel Mondiale di categoria, ndr) e di aver onorato al meglio la convocazione». Ma se il 2020 si trasformasse in una «stagione normale»... quali sarebbero gli obiettivi di Gioele? «Ripeto, sono alla prima esperienza nella categoria Elite e quindi devo prendere le misure, confrontandomi con atleti di esperienza molto maggiore. Certamente insieme ai miei compagni Simone Avondetto e Vlad Dascalu l’intenzione è di fare il meglio possibile. Punto soprattutto a mettermi in luce nelle gare in territorio italiano, ma anche a fare esperienza in Coppa del Mondo. Sperando, perché no, se possibile in una futura convocazione in azzurro. Certo, però, che adesso quello che conta è trovare i giusti stimoli per lavorare a casa e poi essere pronti a mettersi in gioco quando saremo chiamati in causa».