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Mountain bike, Giulia Gaspardino e la speranza di tornare presto ad allenarsi e gareggiare

Mountain bike, Giulia Gaspardino e la speranza di tornare presto ad allenarsi e gareggiare
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Mountain bike, Giulia Gaspardino e la speranza di tornare presto ad allenarsi e gareggiare perché ciò significherebbe aver «vinto» la battaglia con il Coronavirus.

Giulia Gaspardino e la speranza di tornare presto ad allenarsi

Dividersi tra sport, lavoro e vita di tutti i giorni non è cosa certo facile. Negli anni, però, un esempio di bravura, determinazione e capacità è stato rappresentato da Giulia Gaspardino, nome e volto che gli appassionati di mountain bike hanno imparato a conoscere ed apprezzare. Anche lei, purtroppo, è una delle tante rappresentanti di livello dello sport canavesano che al momento fa i conti con una situazione d’emergenza, dovendo restare per forza di cosa ai box. Questo non toglie che insieme a lei si possa delineare il quadro di un’annata che tutti sperano possa partire presto. Perché ciò significherebbe aver «vinto» la battaglia con il Coronavirus.

La stagione 2020

«Per quanto riguarda la stagione 2020 - spiega la ciclista canavesana - non mi sono fissata particolari obbiettivi, tranne quelli di coltivare sempre la mia passione per la bici e lo sport in generale. Per motivi lavorativi quest'anno non ho seguito un particolare programma di allenamento/gare. Semplicemente se ci sarà l'occasione di raggiungere buoni risultati ben venga, ma al momento non mi sono prefissata nulla».

La scorsa stagione è stata davvero buona

Dando uno sguardo ai mesi passati, l’annata è stata nuovamente ricca di momenti intensi. «Quella 2019 è stata una buona stagione. Mi sono difesa in alcune Granfondo a livello regionale, ho vinto delle gare del circuito XC Piemonte-bikecup, tra cui la prima edizione de «Il Sentiero del Re», competizione di mountain bike organizzata dalla Canavese MTB a Ceresole Reale. Inoltre, grazie al Comitato Regionale Piemontese, attraverso la sua rappresentativa, ho potuto partecipare a gare di livello internazionale, con ottimi riscontri».

«Scuola di mountain bike»

Giulia, che negli anni ha saputo mettere in mostra la propria bravura e le sue capacità, ha anche preso la decisione di «condividere» quanto imparato in tanti anni di dure pedalate. «Nel 2017 ho conseguito il titolo di istruttore di 1° livello rilasciato dalla Federazione Ciclistica Italiana. Sempre nello stesso anno ho iniziato a collaborare con la Canavese Mtb, nel loro progetto di «Scuola di mountain bike». La Canavese MTB ha sempre avuto a cuore i ragazzi e questa disciplina, testimone il percorso permanente fatto interamente da loro a Candia Canavese. Percorso all'avanguardia, che io e gli altri insegnanti della scuola usiamo per le nostre lezioni e che nel mese di marzo doveva ospitare una tappa del circuito più prestigioso a livello Nazionale per esordienti e allievi, la Coppa Italia. Invece a causa Covid 19 tutto è stato rinviato». Quello di «insegnante» è un ruolo che la Gaspardino trova molto stimolante. «La passione per la mountain bike mi ha spinto a diventare istruttrice, perché ho pensato che questa potesse diventare anche la passione di altri bambini e ragazzi e io con la mia esperienza potessi trasmetterli qualcosa di importante. Passando per il gioco, la condivisione e l'amicizia la bicicletta può farti vivere una favola, ma nel mondo reale. Ti trasmette quella sensazione di libertà ed equilibrio, il contatto con la natura, il divertimento e la soddisfazione nel superare degli ostacoli e delle sfide». Seppur ancora molto giovane, si trova benissimo a condividere queste sensazione con i più piccoli: «Mi piace molto trascorrere del tempo con i bambini e i ragazzi, nonché riuscire a farli divertire attraverso questo sport. Hanno molto da insegnarci pur essendo più piccoli e insieme apprezziamo il bello e la genuinità della mountain bike».

Un pensiero positivo

Infine, un pensiero al periodo storico particolare che stiamo vivendo tutti assieme: «La speranza che più mi preme in questo momento è sicuramente uscire uniti da questo brutto periodo che stiamo affrontando e ritornare a vivere normalmente potendo così ricominciare anche la “Scuola di mountain-bike”. Dal punto di vista personale sicuramente continuare a migliorarmi, anche se per il momento non ho particolari appuntamenti all'orizzonte. "L'agonismo" rimane in tutti gli ambiti della mia vita, dallo sport al lavoro, magari proseguendo gli studi con qualche master».

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