L'intervista

Nuoto sincronizzato Ivrea ci si "allena" anche da casa studiando

Tanta passione ed abnegazione, per uno sport che richiede diverse abilità

Nuoto sincronizzato Ivrea ci si "allena" anche da casa studiando
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Nuoto sincronizzato Ivrea ci si "allena" anche da casa studiando

Nuoto sincronizzato

Una specialità affascinante, ma anche impegnativa, dove ci vuole tanta passione, determinazione ed abilità. Uno sport che aggrega, che regala emozioni forti, capace di unire la musica al movimento, il tutto in uno spazio altrettanto particolare come quello di una piscina. Si tratta del nuoto sincronizzato, che nel territorio del Canavese annovera diversi praticanti e realtà che stanno operando con tanta grinta affinché si possa coltivare la passione per tale disciplina. Tra i club che portano avanti tale discorso c’è pure il Nuoto Sincro Uisp, che ha come «casa» la piscina comunale d’Ivrea.

L'intervista

La realtà eporediese vive in queste settimana un periodo di stop forzoso, che purtroppo si sta facendo sentire (e non poco) sulla preparazione di quella che è una stagione decisamente particolare. «In questo periodo - racconta Eliana Sajava, che insieme a Monya Baccaro è la fondatrice del sodalizio - ci attendevano le nuove prove di Coppa Piemonte. Naturalmente quanto sta accadendo non solo a noi, ma all’intero Paese ed al mondo che ci circonda, ha fatto rivedere i piani e sta rivoluzionando il calendario. La seconda tappa era in programma nei giorni scorsi ed è saltata. La terza, invece, dovrebbe tenersi ad aprile, ma viste le disposizioni del Governo e le eventuali tempistiche ristrette, se si ripartirà dopo metà mese, difficilmente andrà in scena». Si fa, quindi, di necessità virtù anche in questo che è un gruppo che porta avanti una passione grande, quella appunto per il nuoto sincronizzato: «La nostra società è nata a cavallo tra il 2012 ed il 2013 - spiega Eliana, che è coadiuvata anche da sua sorella Sonia e da Elisa nella preparazione e nell’allenamento delle ragazze che compongono il gruppo - spinta dal nostro amore per questo sport. Attualmente sono una trentina le ragazze che compongono il gruppo. Vanno da un età minima di 8 anni sino ad arrivare alle giovani che frequentano il secondo anno delle superiori. C’è tanta passione ed abnegazione, perché il sincronizzato è uno sport che richiede diverse abilità».

Si studia a casa

Pure per questo motivo, il non potersi allenare in piscina tutte assieme rischia di compromettere il resto della stagione: «Le ragazze hanno attualmente il compito di “studiare” a casa le musiche ed i movimenti da fare. Però la nostra è una specialità dove è fondamentale il lavoro di squadra, per migliorare, correggere e quindi raggiungere il livello necessario per poi gareggiare. A fine maggio ci sarebbero i Regionali Uisp, ma il poco tempo che ci divide da quell’appuntamento potrebbe far rivedere anche i questo caso i piani. Adesso è giusto pensare alla salute di tutti, poi si vedrà. Al massimo il 2020 rappresenterà una stagione di transizione, dove gettare le basi per un’annata successiva speriamo più proficua».

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