Un sorriso a Forno

La piccola Giorgia è un raggio di sole nel periodo del Coronavirus

La famiglia De Maio si è allargata con l'arrivo di un frugoletto che ha regalato tanta gioia.

La piccola Giorgia è un raggio di sole nel periodo del Coronavirus
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Fornese, è nata lo scorso 7 aprile. La piccola Giorgia è un raggio di sole nel periodo del Coronavirus.

La piccola Giorgia è un raggio di sole nel periodo del Coronavirus

In queste settimane caratterizzate da tante brutte notizie e da momenti difficili, legati all’emergenza Coronavirus, vi sono pure delle piccole, belle storie che come un raggio di sole, dopo un periodo di tempesta, arrivano a squarciare le nubi più nere. Una di queste è la nascita della piccola Giorgia De Maio, fornese, venuta alla luce nell’ospedale Sant’Anna di Torino lo scorso 7 aprile. Una gioia immensa quella che hanno provato papà Antonio, mamma Michela ed i fratelli Giuseppe e Christian. Ma anche un periodo carico di paura ed angoscia, che in un attimo, alla vista di questo splendido frugoletto, è scomparso, per lasciare spazio solo a tanta emozione.

Il racconto di mamma Michela e papà Antonio

«I giorni che hanno preceduto il parto li abbiamo trascorsi tra dubbi ed ansie - raccontano Antonio e Michela - Le notizie riguardo questo periodo e la diffusione del virus hanno creato in noi un certo timore. Non solo per ciò che riguardava la nascita, ma per la situazione riconducibile anche agli altri nostri figli ed ai pericoli che tutti assieme stiamo correndo nel quotidiano». Il giorno della nascita di Giorgia tutto è andato bene ed all’emozione grande per l’arrivo di questo meraviglioso regalo ha fatto seguito l’obbligo di dover stare separati dal resto della famiglia. «Ho potuto in pratica assistere alla nascita, da una zona sicura della sala, poi non ho potuto seguirli in reparto - conferma papà Antonio - Per fortuna, giovedì scorso sono tornato a prenderli ed adesso siamo tutti qui a casa, pieni di gioia e felici perché ogni cosa è andata per il meglio».

Un'atmosfera particolare vissuta in sala parto

La situazione vissuta in questa occasione è stata decisamente particolare: «L’atmosfera che si respirava nella sala d’attesa è stata alquanto strana - aggiunge ancora De Maio - A differenza di altre volte che noi papà siamo affiancati da nonni, zii e cugini, stavolta viste le restrizioni per ragione di sicurezza eravamo praticamente soli. E ho notato tante facce tirate, timorose, quasi cariche di paura. Un momento strano, ma anche comprensibile vista l’emergenza». Mamma Michela, nonostante la lontananza dei suoi cari, non è però mai stata sola: «Voglio sottolineare la grande attenzione, professionalità ed umanità espressa da tutto il personale dell’ospedale Sant’Anna. Mi sono stati costantemente vicino, hanno seguito me e Giorgia davvero nella maniera migliore ed anche per questo io e la mia famiglia rivolgiamo loro un grazie enorme per quanto fatto».

E' stato uno splendido "regalo di Pasqua"

Con l’Italia ed il Canavese ancora «chiusi per Coronavirus», la famiglia De Maio ha trascorso la Pasqua a casa coccolandosi l’ultima arrivata: «Pure i suoi due fratelli, che sono decisamente più grandi di lei, la stanno riempiendo di attenzioni, anche se hanno un po’ di timore, vedendola così piccola. Senza dubbio quella che abbiamo vissuto è un’esperienza che quando Giorgia sarà più grande le racconteremo, per farle capire in che momento storico molto speciale lei ha visto la luce. Non vediamo l’ora di poter condividere tale gioia con il resto delle persone a noi care, anche se per fortuna oggi giorno la tecnologia ci aiuta a ridurre le distanze, in attesa di poterci abbracciare di nuovo il prima possibile».

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