Emergenza cinghiali, il sindaco di Bollengo lancia l'allarme | VIDEO
Emergenza cinghiali, il sindaco di Bollengo lancia l'allarme e scrive alle autorità per trovare una soluzione e garantire la sicurezza ai cittadini.
Emergenza cinghiali
Con l'emergenza sanitaria e lo svuotamento delle strade gli animali in tutto il pianeta si stanno riprendendo i loro spazi. In alcuni casi la presenza di questi animali diventa anche pericolosa, come nel caso di branchi di cinghiali, particolarmente presenti nel nostro territorio. Nei giorni scorsi sui social in molti avevano chiesto (sui gruppi rivarolesi) allarmati cosa fossero alcuni strani boati: ebbene, altro non erano che "spari", rumori, per allontanare proprio gli ungulati o dissuaderli dall'avvicinarsi al centro abitato. Qualche settimana fa vi avevamo proposto il video di alcuni cinghiali in un vigneto ad Albiano
Il sindaco di Bollengo lancia l'allarme
Il sindaco di Bollengo Luigi Ricca interviene sulla questione della presenza sempre più frequente di cinghiali nei centri abitati e scrive una lettera al vicesindaco della Città Metropolitana Marco Marocco, al dirigente del dipartimento Sviluppo economico Mario Lupo, al presidente Atc Paolo Pelle e al Prefetto di Torino Claudio Palomba.
Con la presente vorrei richiamare l’attenzione delle SS.LL. sulla emergenza cinghiali che si manifesta in modo ancora più massiccio in questo periodo di scarsa presenza umana sul territorio a causa della pandemia coronavirus.
Sempre più frequentemente vengono avvistati veri e propri branchi di animali, anche di 10/15 componenti: quasi tutto il territorio comunale è interessato dalla loro presenza, ma negli ultimi tempi soprattutto le zone cosiddette della Roda e Sambuco, tra la strada comunale dell’Inchiglia e la SP 80 Albiano – Bollengo, determinando un non più tollerabile livello di distruzione dei terreni e delle coltivazioni.
Inoltre vengono segnalati attraversamenti della strada provinciale, e solo il traffico rarefatto di queste settimane ha finora scongiurato incidenti che potrebbero avere pesanti conseguenze sulle persone eventualmente coinvolte, persone che nessun risarcimento potrebbe compensare in caso di conseguenze gravi o addirittura mortali.
Credo sia giunto il tempo di superare un malinteso senso di tutela della specie, nel caso del cinghiale, che non è certamente né a rischio estinzione né presenza tipica ed ambientalmente compatibile con il nostro territorio.
Si sollecita pertanto un deciso e massiccio intervento, prolungato nel tempo, per limitare, se non annullare, la presenza dei cinghiali nella zona, a tutela degli agricoltori che vogliono raccogliere il frutto del loro lavoro, oltre alla tutela della salute pubblica a rischio per l’incidentalità che gli ungulati possono causare.
Cordialmente.