Cuorgnè: il Covid-19 cancella l'estate ragazzi e i campeggi dell'oratorio
Le Baracche di Ceresole resteranno chiuse, il Campo estivo a S. Giovanni d’Andorno e la settimana in Sicilia con gli animatori di Valperga non si faranno.
L’estate che verrà sarà un po’ più triste per i bambini, ragazzi e adolescenti di Cuorgnè e dell’alto Canavese. A causa dell’emergenza da Coronavirus, infatti, per la prima volta l’oratorio del paese delle due torri, di Valperga e di Salassa non organizzerà l’Estate ragazzi, i campi estivi. Resteranno chiuse anche le storiche Baracche di Ceresole.
Niente estate ragazzi dell'oratorio
Una doccia fredda per tanti giovani annunciata, a malincuore ma con grande senso di responsabilità, da don Alexandru Rachiteanu, responsabile della Pastorale giovanile di Cuorgnè, Salassa e Valperga. «Ricordo l’ultimo giorno di Estate ragazzi. Una bambina di seconda elementare che l’anno scorso era entrata dicendo “non mi piace”; ed ha finito l’Estate ragazzi facendo lo spettacolo con una maglietta piena di firme… prima di ritornare a casa la sentivo: “mamma aspetta, non ho salutato l’ultima animatrice” - ha scritto il religioso in una lettera rivolta ai giovani, agli educatori e alle famiglie degli oratori locali - Sabato 16 maggio dopo la conferenza stampa serale del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento per le politiche della famiglia ha emanato le “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19”".
Mille difficoltà post emergenza Covid-19
E' stata una scelta sofferta quella presa dall'oratorio cuorgnatese. "Non scendo nel merito di chi ha deciso tutto ciò. Ci siamo fatti tante domande, interrogati sul come, sul dove… L’accessibilità, gli standard per il rapporto fra i bambini o gli adolescenti accolti e lo spazio disponibile; le strategie generali per il distanziamento fisico; i principi generali di igiene e pulizia; i criteri di selezione del personale e di formazione degli operatori; gli orientamenti generali per la programmazione delle attività; l’accesso quotidiano, le modalità di accompagnamento e ritiro dei bambini o degli adolescenti; il triage in accoglienza; le attenzioni speciali per l’accoglienza di bambini o adolescenti con disabilità… sono tutti compiti che richiedono la condivisione della responsabilità con la Comunità educante dell’Oratorio, famiglie incluse, ma pesano non poco sul sottoscritto che ne porta la titolarità". Non è stata una decisione semplice evidenzia don Alexandru: «Se fare l'animatore durante l’estate voleva dire anche divertirsi, giocare, stare insieme, perdere tempo nel conoscersi, quest'anno vorrà dire essere solo maggiorenne (animatori minorenni non sono ammessi) e accettare di essere da solo per un mese con gli stessi 7/10 bambini per poter essere mappato in caso di contagio. A un diciottenne, per ora, non posso caricare sulle spalle questa responsabilità. Oltre alla responsabilità, costi e quant' altro, penso ci sia anche la difficoltà a trovare volontari maggiorenni (ogni anno è stata sempre la grande incognita), se non educatori professionali, sapendo che se succede qualche cosa anche loro sono responsabili».
Scelta sofferta
Il Virus purtroppo non fa sconti. «Mi dispiace dare brutte notizie (perché questa volta sono brutte): mi spiace per le famiglie che dovranno continuare ad arrabattarsi per sistemare i figli mentre mamme e papà lavorano, mi spiace per gli Oratori e i centri estivi perché rimarranno vuoti, mi dispiace per gli animatori che si impegnano tanto e attendono per un anno intero questo momento e mi spiace soprattutto per i ragazzi che in questo periodo iniziavano ad affacciarsi alla vita dell’Oratorio e della Comunità - spiega il don cuorgnatese - I ragazzi hanno bisogno di questi momenti. Ma l’Oratorio di Cuorgnè, di Salassa e di Valperga quest’estate non organizzerà né l’Estate Ragazzi né i Campi estivi. Le Baracche di Ceresole resteranno chiuse (vediamo se riusciamo a trovare altre soluzioni), il Campo estivo a S. Giovanni d’Andorno e la settimana in Sicilia con gli animatori di Valperga non si faranno. L’Estate Ragazzi nei cortili degli Ex-Salesiani, come nelle Scuole di Valperga o nell’Oratorio di Salassa non si farà. Non abbiamo la capacità, le competenze, le risorse, la formazione adatta. Abbiamo sempre messo al centro lo spirito di servizio, quello di provvedere a chi ha più bisogni e difficoltà, il prendersi cura, il farsi prossimo, la solidarietà, non di sicuro la convenienza. Non riusciamo a portare avanti un progetto simile, così come il governo ci richiede, pensando allo stesso tempo a ciò che è la vita e l’esperienza dell’Oratorio. Non parlo per gli Scout del Cuorgnè1, daranno comunicazioni ufficiali dai loro canali. Decisione presa, a malincuore. Se Comuni o altri Enti associativi organizzeranno qualcosa noi ci saremo, in base alle forze che possiamo mettere in campo. Se ci sono proposte per i maggiorenni che vogliono dare una mano l’invito è a non dimenticarli e a coinvolgerli. Resto disponibile alla collaborazione, pensando insieme al bene dei nostri ragazzi e bambini, al bene di tutti».