Canavesana: Da gennaio 2021 Trenitalia assumerà la gestione dell’Sfm1
Durante l’audizione si è toccato anche il tema dell’elettrificazione del tratto Rivarolo-Pont, gestita da Gtt, ma le cui attività saranno eseguite da Rfi.
Da gennaio 2021 Trenitalia assumerà la gestione dell’Sfm1, con treni nuovi e più capienti. "Nessun dipendente Gtt del ramo ferroviario perderà il posto di lavoro" spiega il consigliere regionale Mauro Fava.
Da gennaio Trenitalia assumerà la gestione dell'Sfm1
Dopo mesi di attesa, finalmente si è tenuta l’auspicata audizione di Trenitalia e Gtt in Commissione Trasporti richiesta dal consigliere Andrea Cerutti (Lega). Buone notizie per i pendolari della linea Canavesana, che dovranno pazientare ancora pochi mesi per un cambio di gestione che dovrebbe essere accompagnato da importanti miglioramenti sul fronte della qualità del servizio: su tutti, la risoluzione dell'annoso problema del sovraffollamento dei treni.
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Nuovi treni
«Trenitalia e l’Agenzia per la mobilità piemontese hanno offerto rassicurazioni sulla partenza del nuovo servizio a gennaio 2021, che già nel primo anno di attivazione del contratto si accompagnerà all’entrata in funzione sulla tratta Rivarolo-Torino dei nuovi treni “Rock”, a doppio piano da 600 posti per le corse nelle ore di punta, e “Jazz”, monopiano da 300 posti – commenta il consigliere regionale (e presidente della Commissione) Mauro Fava – La cosa più importante, però, è che è stato ribadito e sottolineato da parte dell’Agenzia per la mobilità regionale il mantenimento dei posti di lavoro: nessun dipendente Gtt del ramo ferroviario perderà il posto di lavoro, ma verrà assorbito da Trenitalia o destinato ad altre mansioni. Per quanto riguarda le officine di Rivarolo, invece, si dovrà discutere su una nuova destinazione d’uso dell’edificio, perché la manutenzione dei convogli verrà tutta concentrata negli impianti di Trenitalia».
Elettrificazione
Durante l’audizione si è toccato anche il tema dell’elettrificazione del tratto Rivarolo-Pont, gestita da Gtt, ma le cui attività saranno eseguite da Rfi, che è il soggetto attuatore per conto della Regione Piemonte. «Anche su questo fronte non ci sono ripensamenti: si va avanti come preannunciato col rinnovamento della linea e con la drastica diminuzione dei passaggi a livello, per avere una tratta completa da Torino a Pont più moderna, rapida e totalmente elettrificata, quindi più appetibile per l’utenza che attualmente ripiega sui bus o sui mezzi privati», aggiunge ancora Fava. Ma mentre per la Canavesana ormai il passaggio di gestione è questione di pochi mesi, sul fronte della Torino-Ceres bisognerà attendere ancora. «La linea non è ancora collegata al passante ferroviario e manca del certificato di idoneità che deve essere rilasciato dall’Ansf a Gtt Infrastruttura, per il quale saranno necessari ancora mesi – conclude il consigliere cuorgnatese – dopo di che, sarà la volta della certificazione di Trenitalia in qualità di impresa ferroviaria, per il quale saranno necessari come minimo ulteriori cinque mesi. Si tratta di inevitabili processi di certificazioni tecniche legate alla sicurezza d’esercizio sui quali non abbiamo alcuna possibilità di intervento».