A Ciriè ci sono le «Tazze Pazze» di Anna e Rosy
In pieno lockdown le due amiche hanno deciso di aprire il bar e realizzare il loro sogno
A Ciriè ci sono le «Tazze Pazze» di Anna e Rosy
A Ciriè ci sono le «Tazze Pazze» di Anna e Rosy
L'apertura era prevista per lo scorso aprile. Era tutto pronto. Locali ristrutturati, dehor pronto, l'entusiasmo delle due titolari pronte ad accogliere il pubblico. E invece niente di tutto questo. L'emergenza Covid-19 ha bloccato tutto e impedito alle due imprenditrici di avviare la loro attività. Anna Fienga, 32 anni e Rosalba de Rosa, 43. La prima già abituata a lavorare dietro al bancone di un bar per preparare caffè, cappuccini e aperitivi. La seconda, casalinga, è partita da zero, sotto l'attenta regia dell'amica Anna che l'ha «trascinata» in questa nuova avventura lavorativa.
Il sogno di Anna è sempre stato quello di avere un bar tutto suo
«Ho lavorato in diversi bar e poi anche in una mensa aziendale, ma il mio sogno è sempre stato quello di avere un bar tutto mio – spiega Anna Fienga – Alla fine dello scorso gennaio mi sono licenziata dal posto dove lavoravo. Ero consapevole che sarei rimasta senza una occupazione, ma ormai avevo preso la mia decisione, volevo fare qualcosa di nuovo. Ho saputo che il bar di via Braccini era in vendita. Ne ho parlato con Rosy, mia amica da sempre e insieme abbiamo iniziato tutte le pratiche burocratiche fino a fare di quel locale una cosa tutta nostra. Ci siamo messe all'opera, abbiamo ristrutturato. Nuovi colori, arredi, stile e abbiamo deciso di chiamare il bar “Tazze Pazze”. Abbiamo aperto il 3 giugno, purtroppo senza inaugurazione per via delle restrizioni ancora vigenti, ma contiamo di fare un nomento di festa ufficiale tutti insieme non appena sarà possibile».
Tanta la paura, ma immensa la forza e la tenacia
I timori iniziali non sono di certo mancati. «Un po' di paura c'era – spiegano Anna e Rosy – Ci siamo fatte forza a vicenda e non ci siamo abbandonate l'un l'altra. L'apertura è avvenuta in un periodo non facile. Tenere le distanze, indossare le mascherine, allacciare i rapporti con i fornitori, farci conoscere dalla clientela. Abbiamo due caratteri opposti che si compensano e che ci hanno fatto scoprire di essere molto di più che semplici amiche».
La passione per le tazze da collezione...
Perchè «Tazze Pazze»? Anna è una collezionista di tazze di qualsiasi formato, colore, provenienti da tutto il mondo. E pazze? Bè, un pizzico di pazzia non guasta mai... L'ampio dehor esterno permette al bar di accogliere le persone in sicurezza, e anche all'interno i tavoli sono distanziati secondo le normative. Primeggiano i colori bianco e rosso che rendono l'ambiente allegro e accogliente. Si inizia al mattino dalle 6,30 con una buona colazione, poi è possibile pranzare con piatti freddi, insalatone e primi piatti precotti. Non mancano i dolci e la sera, prima della chiusura delle 19,30, si possono gustare ottimi aperitivi presso l'ampio dehor esterno. «Appena ho rifatto un cappuccino ho capito di sentirmi a casa...», conclude Anna con un sorriso.