L'appello

Santuario della Madonna del Bosco: si cerca ancora il bottino rubato anni fa

Si tratta di alcuni elementi che si trovavano all’interno di una nicchia presente sull’altare principale.

Santuario della Madonna del Bosco: si cerca ancora il bottino rubato anni fa
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Santuario della Madonna del Bosco: si cerca ancora il bottino rubato anni fa. Si tratta di alcuni elementi che si trovavano all’interno di una nicchia presente sull’altare principale.

Santuario della Madonna del Bosco

Un detto molto noto, anche al Santuario della Madonna del Bosco, vuole che la speranza sia ultima a morire. Seguendo proprio queste parole, nelle settimane scorse da Ozegna è stato lanciato un appello, rivolto a tutti coloro possano in qualche modo dare una mano nel ritrovare un pezzo di storia del paese. Si tratta di alcuni elementi che si trovavano all’interno di una nicchia presente sull’altare principale dello storico Santuario della Madonna del Bosco, struttura di recente tornata alla ribalta in occasione delle giornate di visita allestite dall’«Associazione ‘L Gavason».

Opera di un artista ozegnese

Questi elementi, l’effige della Madonna eseguita secondo le indicazioni fornite, a suo tempo, dal sordomuto ozegnese Guglielmo Petro (il quale nel punto in cui sorge oggi la chiesa, quasi 400 anni fa, vide la Madonna) che andava a completare un gruppo ligneo comprendente due angeli accanto a Maria e ai suoi piedi la statua del ragazzo stesso, sono stati oggetto di un furto avvenuto in due tempi distinti. Una prima volta negli anni 70, una seconda negli anni 80. «Perché ritornare a diffondere la notizia adesso? - dicono da Ozegna - La speranza nostra è che il riportare la notizia alla ribalta odierna e il pubblicare la fotografia con il gruppo ligneo completo possano aiutare ad individuare o rintracciare gli oggetti sacri rubati. Sarebbe bello se, in occasione della celebrazione per i 400 anni del Santuario nel 2023, si potesse festeggiare pure il ritrovamento degli angeli e del piccolo pastorello». Un compito non facile indubbiamente, dopo vari decenni.

Le segnalazioni

«E’ forse una mission impossible? Raccogliete la sfida numerosi e se potete diffondete la notizia sui social media. Se doveste averne traccia non esitate a contattare le forze dell’ordine, la parrocchia, il comune o il “Gavason” di Ozegna, scrivendo una mail a redazione@gavason-ozegna.it oppure contattando telefonicamente il 333-7368685».

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