Unione Green

Basta discariche, il Comitato La Voce dei Monti Pelati trova alleati

Il grido d'allarme degli ambientalisti.

Basta discariche, il Comitato La Voce dei Monti Pelati trova alleati
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Basta discariche, il Comitato La Voce dei Monti Pelati unisce le forze con quelli di Pompiod, Issogne e Lozzolo. Il grido d'allarme degli ambientalisti.

Basta discariche

Un appello, ma anche un grido di allarme, che arriva dai comitati ambientalisti di Pompiod, Issogne, Vespia e Lozzolo: basta discariche. L’unione fa la forza per i 4 sodalizi, che chiedono a gran voce «una seria politica della gestione dei rifiuti, sulla scia di quanto avviene in quasi tutti i paesi del Nord Europa». «No» alle discariche e «no» secco allo sfruttamento del territorio, come spiegato venerdì scorso, 30 ottobre, in una conferenza stampa on line dai rappresentanti dei comitati: «E’ ora di unirsi e fermare un sistema malato che persegue il profitto ad ogni costo… mettendo a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini».

Unione green

Gli obiettivi da perseguire con questa «unione green» sono chiari. «Vogliamo dar voce ai cittadini che per loro sfortuna vivono in territori ritenuti ‘’marginali’’ e per questo sfruttabili dai professionisti del pattume per i quali è facile riversare rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale e a volte anche da fuori confine, sostenuti dalle autorità locali e regionali a colpi di autorizzazioni per ampliamenti, risagomature, messe in sicurezza che si susseguono inesorabilmente. In alcuni casi da oltre 25 anni, con accumuli di rifiuti che superano i 900.000 metri cubi – ha spiegato Patrizia Bernardi del Comitato Voce dei Monti Pelati – Puntiamo a far conoscere a chiunque abbia interesse gli atti e i fatti prodotti e raccolti inerenti le discariche in esame, in modo che la popolazione prenda coscienza di quanto sta succedendo intorno noi e si unisca al nostro obiettivo comune. Più rumore facciamo e più disturbiamo i professionisti del pattume e le loro inquietanti e redditizie attività». Ci sono dei tratti «comuni» che preoccupano i rappresentanti dei 4 Comitati: «Innanzitutto sono tutti paesi piccoli quelli scelti per aprire le discariche. Poi c’è il “minimo comune denominatore” della ricerca spasmodica di spazi da riempire con rifiuti. Infine, ci sono le aziende che gestiscono i siti che hanno profili comuni nell’organizzazione sociale».

La sentenza del TAR

C’è molto da fare per i 4 sodalizi, ma più di qualche risultato è già stato raggiunto. Il Comitato voce dei Monti Pelati cita, per esempio, «la Sentenza del TAR Piemonte del 8 Gennaio 2019 che accerta che i fabbricati ed i manufatti funzionali all’esercizio della discarica , costruiti all’interno del perimetro della stessa, sono privi dei prescritti titoli edilizi, dunque sono illegali costruiti abusivamente in zone sottoposte a vincoli paesaggistico, idrogeologico e viario. E l’avvio delle attività per il progetto di ampliamento delle Riserva Naturale dei Monti Pelati fino ad includere i territori delle e 3 Vespie che ospitano dal 1996 la discarica castellamontese».

La conferenza di servizi

C’è subito in arrivo una data importante in calendario. «Il 25 novembre e’ prevista la videoconferenza relativa alla Conferenza dei Servizi che prevede in Agenda l’ampliamento della discarica di Vespia e il relativo conferimento di ulteriori 125.000 metri cubi di rifiuti, del cosiddetto Progetto di risagomatura della discarica di Vespia. Il Progetto prevede, tra l'altro, lo stoccaggio di rifiuti all'interno di sagome il cui volume complessivo sarebbe pari a circa 125.000 metri cubi – conclude Patrizia Bernardi - I rifiuti, con la compattazione ed il decorso del tempo, cedono sostanze liquide ed aeriformi; così, è pacifico che all'interno di sagome, il cui volume complessivo sarebbe pari a circa 125.000 metri cubi, potrebbero essere stoccati rifiuti il cui volume totale risulterebbe ben superiore a quello anzidetto.  Il nostro Comitato ha offerto a titolo gratuito all’attuale giunta, a cui fa capo il Sindaco Pasquale Mazza, il supporto Tecnico necessario a far valere la posizione del Comune espressa con la Mozione del 27 Nov. 2019 inequivocabilmente contraria ad ulteriori ampliamenti della discarica di Vespia. Ad oggi però l’offerta non ha avuto riscontri».

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