“Genitori per la libera scelta” contro l’obbligo vaccinale

Non sono "No vax", ma “Genitori per la libera scelta" e sono papà e soprattutto mamme canavesane preoccupate dal Decreto legge n.73 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 giugno scorso che introduce l’obbligo vaccinale per l’accesso alla scuola aumenta le vaccinazioni obbligatorie

“Genitori per la libera scelta” contro l’obbligo vaccinale

Non sono “No vax”, ma “Genitori per la libera scelta” e sono papà e soprattutto mamme canavesane preoccupate dal Decreto legge n.73 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 giugno scorso che introduce l’obbligo vaccinale per l’accesso alla scuola aumenta le vaccinazioni obbligatorie

Non chiamateli “No vax”. Arrivano da Ivrea, Cuorgnè, da Valperga, da Salassa, da Rivarolo, dall’alto e basso Canavese e dall’eporediese e sono “Genitori per la libera scelta”. Sono papà e soprattutto mamme canavesane preoccupate dal Decreto legge n.73 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 giugno scorso che introduce l’obbligo vaccinale per l’accesso alla scuola e porta le vaccinazioni obbligatorie a 12: anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatitica B, anti-pertossica, anti Haemophilus influenzae tipo B, anti-meningoccocica B, anti-meningoccocica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. “In gioco non c’è solo l’iscrizione alla scuola dei bambini o il rischio di pagare sanzioni altissime se non si è in regola con le vaccinazioni – affermano i genitori del gruppo che su facebook conta solo per il Piemonte oltre 1900 iscritti – c’è molto di più: è in gioco la libera autodeterminazione di ogni individuo in materia di salute. Non siamo contro i vaccini ma riteniamo insufficienti le informazioni che ci vengono offerte riguardo ai rischi effettivi e rivendichiamo il diritto di scegliere il momento della vaccinazione in relazione alle specifiche condizioni di salute del minore”. Qualche settimana fa è stato organizzato anche un sit-it informativo ad hoc ad Ivrea. “Siamo “Free vax” cioè per la libera scelta vaccinale. Abbiamo a cuore la salute dei nostri figli, dei bambini e delle persone in generale – puntualizzano dal gruppo – Chiediamo l’abolizione di questo decreto, che è anche anticostituzionale, perché è in contrasto chiaro con l’art. 32 Cost., il quale afferma che “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Nessun altro Paese europeo ha un così alto numero di vaccinazioni e soprattutto in assenza di epidemie. In origine il decreto prevedeva sanzioni fino a 7500 euro per chi non vaccinava e la perdita della potestà genitoriale. In seguito a proteste e manifestazioni hanno fatto qualche passo indietro ed in questo mese nell’ultima modifica le sanzioni arrivano a 3500 euro ed è stato eliminato il punto che prevedeva la perdita della potestà. Anche il numero dei vaccini è stato ridotto per il momento da 12 a 10+4 consigliati, togliendo meningococco B e meningococco C che sono comunque consigliati e gratuiti insieme all’anti-pneumococco e anti-rotavirus. La sanzione è comunque alta e mette in difficoltà chi non può tenere i figli a casa. Non si può, inoltre, negare l istruzione ai bambini o l ingresso a nidi o scuole materne”. Il gruppo tornerà a far sentire la propria voce in estate con altre iniziative informative: “Non si conoscono le reazioni avverse di così tanti vaccini fatti insieme o a breve distanza di tempo – chiosano i Genitori canavesani per la libera scelta – I vaccini sono farmaci veri e propri. I nostri figli non sono cavie da testare e sopratutto in assenza di in pericolo reale, solo per arricchire le case farmaceutiche e i politici. Già solo il fatto che si continui a ritrattare su numero di vaccini obbligatori e quante e quali sanzioni è indice del fatto che non esiste un reale pericolo e non siamo in epidemia. Chiediamo, quindi, mono vaccini, sicuri e puliti, di fare gli accertamenti ematici necessari prima della somministrazione, di verificare l’età della somministrazione e di controllare, attraverso studi scientifici, i vari vaccini”.