Covid accresce le povertà: dalla San Vincenzo di Cuorgnè un aiuto a chi è in difficoltà.
Covid accresce la povertà
Il Covid accresce le povertà: dalla S.Vincenzo di Cuorgnè un aiuto a chi è in difficoltà. L’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del virus non è solo sanitaria. E’, infatti, rapidamente diventata anche una criticità dal punto di vista sociale. Vede esposte, ancora una volta, le persone più fragili colpendo soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà. In questi medi delicati, accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, al fianco di chi ha più bisogno ci sono le associazioni come la San Vincenzo de Paoli Onlus.
Anche i volontari in prima linea
Grazie all’impegno dei volontari e soci questi sodalizi non hanno cessato di garantire i propri servizi rimodulandoli alla situazione contingente, operando in condizioni via via più complicate sempre con le opportune precauzioni (mascherine, guanti, ingressi contingentati). Anche in Canavese emerge il volto bello dell’Italia che non si arrende. In via Tealdi 3, a due passi dalla parrocchia San Dalmazzo, la Conferenze di Cuorgnè della San Vincenzo De Paoli si conferma, pur tra le tante difficoltà di questo nuovo «isolamento», al servizio di chi si trova in disagio, senza distinzione di religione, ideologia, razza, origine e classe. Dal 1894 l’associazione del paese è un punto di riferimento importante per la città e non solo. Un «sostegno sicuro» a cui rivolgersi per un numero di persone e famiglie cresciuto esponenzialmente negli ultimi tempi.
Il commento dalla San Vincenzo
«Con il lockdown, accanto alle domande di sostegno alimentare, sono aumentate le richieste di interventi economici di supporto – spiega Adriano Ronchetto, presidente della Conferenza S.Vincenzo cuorgnatese – Abbiamo un occhio di riguardo per gli anziani che non riescono a pagare le bollette e per coprire le spese sanitarie e acquisto farmaci di chi fa fatica ad arrivare a fine mese. Cerchiamo di essere di supporto a chi, magari per pudore, non chiede aiuto rivolgendosi al Ciss 38. Con il centro aiuto alla vita è capitato di occuparci di qualche intervento per l’acquisto di occhiali da vista per i bimbi di famiglie in crisi». I numeri non mentono sull’emergenza sociale.
Dati allarmanti
«Da metà giugno abbiamo ripreso in sede a Cuorgnè la distribuzione delle borse alimentari. Dall’inizio dell’emergenza Covid la situazione è molto mutata: abbiamo persone che invece di venire a ritirare i pacchi ogni 15 giorni si presentano ogni settimana. Cerchiamo di accontentare tutti. Purtroppo in questi ultimi anni abbiamo registrato un forte calo delle offerte e questo ci crea difficoltà oggettive. Al 10 novembre abbiamo aiutato 460 persone per un totale di 180 nuclei familiari. Le borse di alimenti consegnate finora quest’anno sono 3203. A fine 2020 probabilmente saranno circa 4250 – commenta Ronchetto – Con la pandemia si sono rivolte a noi 81 persone in più. Dal 31 marzo al 9 giugno, durante l’isolamento generale deciso dal Governo, abbiamo avuto 69 persone in più “sconosciute” sia a noi che al Ciss 38. Nel 2019 in tutto erano state 427 le persone a cui avevamo dato sostegno».
Le necessità per aiutare chi ha bisogno
C’è ancora molto da fare per la Conferenza di Cuorgnè, che ha da poco rinnovato il suo direttivo. Accanto al presidente Adriano Ronchetto ci sono: Piero Carbonatto (vice presidente e tesoriere) e Fabrizio Dominietto nei panni di segretario del gruppo. «Siamo 11 confratelli, più il parroco e 8 volontari che sono entrati a far parte del nostro sodalizio dall’anno scorso – puntualizza Ronchetto – C’è molto da fare. A causa del Covid, abbiamo dovuto sospendere il ritiro e distribuzione degli indumenti. Continua invece la raccolta “spesa-sospesa” destinata alla nostra Conferenza e organizzata da Settore Solidarietà Coop insieme a Comune di Cuorgnè, Croce Rossa Italiana Cuorgnè. Questo insieme al banco alimentare sono due aiuti non indifferenti per noi. Attualmente ci manca il “fresco” in termini di prodotti. Siamo dotati di un frigo capiente in sede, ma non abbiamo il freezer. Le richieste sono soprattutto per pasta, riso, latte, pelati, legumi, biscotti. Cerchiamo di soddisfare tutti con spirito di servizio. Per questo rivolgiamo un grazie di cuore ai nostri benefattori che ci sostengono e permettono di continuare il nostro impegno, a chi vorrà unirsi a noi e darci un aiuto in qualsiasi forma, a tutti gli enti e associazioni con cui siamo in rete e possiamo confrontarci».