La Canavesana passa a Trenitalia, ecco i dettagli dei cambiamenti in programma
Fava: "Speriamo in un miglioramento, negli ultimi anni toccato il fondo”.
Passaggio dell’Sfm1 a Trenitalia. Mauro Fava: “E’ un evento epocale per il nostro territorio. Speriamo che porti un netto miglioramento del servizio, perché in questi ultimi anni abbiamo toccato il fondo”.
La Canavesana passa a Trenitalia
Ieri pomeriggio, a Rivarolo Canavese, nella sala conferenze Montenero dell’ex-stabilimento Vallesusa si è tenuto l’incontro di presentazione del tanto atteso passaggio di gestione della linea ferroviaria Sfm1 da Gtt a Trenitalia. Un appuntamento che è stato organizzato dal consigliere regionale cuorgnatese della Lega Mauro Fava, in collaborazione con l’Amministrazione di Rivarolo guidata dal sindaco Alberto Rostagno, per illustrare ai rappresentanti dei pendolari e ai sindaci tutte le novità che verranno introdotte a partire dal primo gennaio 2021. Molti gli amministratori presenti, tra cui il sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero.
Passaggio epocale
“Assistiamo ad un passaggio epocale, che speriamo possa essere foriero di un netto miglioramento della qualità del servizio offerto – commenta il consigliere canavesano Mauro Fava – Con una certezza: peggio degli ultimi anni è praticamente impossibile fare, dopo aver toccato il fondo non possiamo che risalire”.
Novità
Il cambio porterà delle novità che sono state annunciate durante la conferenza dal direttore regionale di Trenitalia, Marco Della Monica.
Nei giorni feriali circoleranno sulla linea Sfm1 44 treni, mentre saranno 37 il sabato e 14 nei festivi, con una cadenza di 30 minuti nelle ore di punta e di 60 nelle altre fasce orarie. Trenitalia fin dall’avvio del servizio utilizzerà i treni Pop e Jazz, che successivamente saranno affiancati anche dai Vivalto a doppio piano e dai nuovissimi treni (sempre a doppio piano), prodotti da Hitachi.
Nell’ambito del nodo di Torino saranno utilizzati da Trenitalia anche i 3 treni Coradia Meridian di proprietà della Regione.
Massimo di 70 km/h
I treni Pop e Jazz consentono velocità di esercizio elevate, ma in attesa del completamento della realizzazione degli interventi per il sistema automatico di controllo marcia treno (Scmt) nella tratta Rivarolo-Settimo, i convogli continueranno a viaggiare ad un massimo di 70 km/h. I lavori sulla linea sono stati affidati dalla Regione a Rfi e si prevede di completarli, con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, entro la fine di dicembre ‘21.
Rivarolo-Pont
Per quanto riguarda la linea Rivarolo-Pont, il servizio ferroviario di Trenitalia sarà operativo solo in seguito, quando verranno conclusi i lavori di elettrificazione. Allo stadio attuale, si sta lavorando alla progettazione definitiva dell’opera, che si prevede di completare entro ottobre ‘21. Per quanto riguarda la fase dei cantieri e dei successivi collaudi la stima è di 22 mesi. Fino al completamento dei lavori, saranno attivi i collegamenti con bus sostitutivi effettuati a cura di Gtt su mandato dell’Agenzia per la mobilità regionale.
Nuova App sperimentale
Perdurando l’emergenza Coronavirus e la conseguente limitazione dei posti sui treni, l’avvio della nuova gestione porterà comunque un beneficio per gli utilizzatori anche saltuari della linea Sfm1. Infatti, la nuova App di Trenitalia, dotata di un sistema di conteggio digitale, consentirà in via sperimentale anche ai viaggiatori di alcuni convogli della linea Sfm1 di conoscere in tempo reale il numero dei posti disponibili. Un algoritmo esporrà con tre diversi colori (rosso, giallo, verde) l’andamento delle presenze sino a non consentire più gli acquisti nel momento in cui il treno sarà sold-out.
Le parole del consigliere regionale Fava
“E’ una possibilità in più che penso potrà essere gradita dai nostri pendolari o anche da chi utilizza meno frequentemente il treno per recarsi a Torino – commenta ancora Fava – Io mi auguro che la stagione dei problemi e dei ritardi sia definitivamente alle spalle, ma comunque continuerò a vigilare e a prendermi carico delle esigenze dei pendolari, canavesani e non, che meritano un servizio all’altezza dopo anni così tribolati. Da cuorgnatese spero poi che i lavori di elettrificazione, oltre che per l’Scmt, durino il meno possibile e che si possa restituire al territorio finalmente una linea ferroviaria più rapida, completa ed efficiente”.